Cup-Lepida, arriva la fusione totale
Viale Aldo Moro cambia rotta: non ci sarà lo scorporo, almeno per ora
Ai dipendenti di Cup 2000 l’avevano anticipato l’amministratore unico Alessandro Saccani e il direttore generale Gianluca Mazzini, lunedì sera, in un incontro al cinema Nosadella. Mentre alla commissione di viale Aldo Moro che sta esaminando il progetto di legge regionale sul riordino delle partecipate l’ha annunciato, ieri, l’assessora al Bilancio Emma Petitti. Lo scorporo di Cup 2000 non ci sarà, almeno per ora. E si rischia di tornare a parlarne dopo le elezioni regionali del 2019. La società di e-care, 505 dipendenti, si fonderà interamente per incorporazione in Lepida, l’azienda regionale (con viale Aldo Moro socio al 99%) per infrastrutture e servizi Ict.
Un cambiamento radicale rispetto al del progetto di legge originario sulla spending review delle 23 società partecipate dalla Regione, che prevedeva per il Cup una divisione tra due rami d’azienda: i servizi Ict, con 180 dipendenti, si sarebbero dovuti aggregare con Lepida, mentre gli sportelli e il call center insieme alle circa 300 persone che ci lavorano avrebbero dovuto rimanere sotto le Ausl, con viale Aldo Moro in uscita dall’assetto societario.
Tutto saltato. Ieri in commissione è stato presentato un maxiemendamento che recepisce i cambiamenti. E la Cisl, che tra i sindacati era la più ostile alla divisione tra i due rami d’azienda, esulta: «Non possiamo che essere contenti del fatto che la posizione che abbiamo sempre sostenuto sia stata patrimonio comune di tutti i sindacati e dei soci Cup», commenta Alessandro Grosso della Fisascat. Per la consigliera di opposizione del Movimento 5 Stelle Silvia Piccinini non basta: «Non abbiamo rassicurazioni sul futuro». La Regione in effetti non esclude di valutare successivamente la possibilità di scorporare i servizi per l’accesso, realizzando così il piano originario.
Ma quasi certamente non accadrà a breve. La legge regionale sarà approvata probabilmente a marzo, l’incorporazione dovrebbe arrivare verso l’estate. E a quel punto si inizierà a parlare dello scorporo, che però potrebbe arrivare dopo le prossime elezioni regionali (nel 2019).
Intanto il progetto di legge va avanti anche negli altri punti, che prevedono tra le altre cose la fusione di Aster ed Ervet. Il 20 ci sarà un’audizione in Regione dei sindacati, Piccinini ha chiesto che si potesse aggiungere anche la società Scs Paragon che ha curato lo studio di fattibilità delle fusioni. Intanto, in Cup 2000 potrebbero arrivare altri dipendenti: al Nosadella, i vertici della società non hanno escluso la possibilità di assunzioni a tempo determinato per far fronte alle carenze di organico negli sportelli.