Caso Destro, summit con la società Chiarimento o addio
Un passo indietro, storia di un mesetto fa, c’è chi aveva avvertito Mattia Destro di quello che sarebbe potuto accadere. «Guarda, c’è una bella offerta, accettala, se resti a Bologna rischi anche di non giocare». Lo stesso entourage dell’attaccante pare che gli avesse fatto capire del pericolo che poteva correre, avendo annusato l’aria che tirava e conoscendo le idee di Roberto Donadoni. Ma non ci fu niente da fare, Destro non si fece convincere, volle restare a tutti i costi, ripromettendosi di rivisitare la sua scelta eventualmente a giugno. Forse pensava che i tempi complicati fossero passati, visto che aveva ritrovato il gol con una certa continuità. Invece… Invece tra oggi e domani arriverà a Casteldebole Luca Puccinelli, il procuratore di Destro, per parlare sia con Claudio Fenucci sia con Riccardo Bigon di quello che è stato e anche di quello che potrà essere a fine campionato. Puccinelli è uno che non perde mai equilibrio e buonsenso, ma è evidente che certe frasi di Donadoni non gli siano scivolate addosso come acqua fresca, perché l’allenatore può fare le scelte che vuole, ma è difficile gestire le accuse di mancanza di grinta e motivazioni. Della serie: legittimamente chiederà una spiegazione e nel limite del possibile vorrà arrivare anche a un chiarimento, perché per tutte le parti la prima cosa da fare sarà quella di chiudere bene questo campionato. Poi, a giochi finiti, ecco che Puccinelli si metterà a sedere attorno a un tavolo per trovare una soluzione che vada bene sia a Destro sia al Bologna. Come abbiamo scritto la settimana passata, non è pensabile che l’attaccante e Donadoni possano continuare a vivere sotto lo stesso tetto di Casteldebole. C’è di più: è più probabile che vadano via tutti e due che restino entrambi. Cosa dovrà accadere affinché Destro (titolare di altri due anni di contratto) scelga di voler continuare a giocare nel Bologna, al di là dell’addio di Donadoni? Detto che non si muoverà tanto per muoversi, va aggiunto che vorrà verificare quelli che saranno gli scenari societari, avendo capito che il problema non è solo Donadoni. All’atto pratico l’ago della bilancia potrebbe essere Claudio Fenucci, che dopo averlo portato a Roma lo ha voluto anche al Bologna.