I ragazzi del ‘96 e la dolce nostalgia dei tempi d’oro

Mancava solo il pullman guidato da Gianni Pecci perché per il resto sembrava di essere in quel lontano 1996, quando partì la prima delle due cavalcate vittoriose che portarono Romano Prodi a Palazzo Chigi. Erano i giorni dell’Ulivo, la pianta presa a prestito da Arturo Parisi dalla botanica e che aveva riunito il centrosinistra. Ieri alle Celebrazioni l’ex presidente del Consiglio ha difeso, con un sorriso, la categoria politica della nostalgia. E ha confidato un po’ di emozione nel tornare a partecipare ad una assemblea politica dopo molti anni. In realtà dalla sua tenda fuori dal Pd il Professore non ha mai smesso di occuparsi di politica interna ma è chiaro che rispetto allo stile adottato negli ultimi anni ieri è stato molto esplicito annunciando il suo voto per Insieme. Sul palco ci sono i ragazzi del ‘96: Giulio Santagata, l’ex ministro amico di una vita di Romano, Serse Soverini, l’unico della pattuglia che andrà sicuramente in Parlamento perché corre nel collegio uninominale di Imola; in platea ci sono l’ex presidente della Carisbo, Gianguido Sacchi Morsiani, e l’ex presidente di Enel, Piero Gnudi, anche lui amico di Prodi da una vita, e naturalmente c’è Sandra Zampa, ex portavoce di Prodi, oggi deputata del Pd ricandidata alle prossime elezioni. Ma c’è anche un pezzo di gruppo dirigente della vecchia Unione a sentire i leader dei Verdi Angelo Bonelli e quello dei socialisti Riccardo Nencini: per i socialisti ci sono Marco Strada e l’ex segretario Franco Franchi, per gli ambientalisti c’è l’ex assessore Silvia Zamboni. Il convitato di pietra della riunione è Matteo Renzi, non viene mai citato e anche Gentiloni usa questa prudenza. Quando Santagata proietta un vecchio manifesto dell’Ulivo con la foto di Prodi e lo slogan «La serietà al governo» il Professore si concede una battuta: «È per questo che Paolo è qui». Ma se lo sforzo di provare a tenere sopra l’1% Insieme, alleata del Pd, verrà premiato, sarà una buona notizia anche per il convitato di pietra.