Corriere di Bologna

QUELL’ANZIANA IN VIA MAZZINI CI OFFRE UNA GRANDE LEZIONE

-

Contento lei, però mica contenti tutti: se le pare che i buoni siano almeno quanti i cattivi, sono affari suoi. Io vedo solo della grande cattiveria: ci sono quelli che ti derubano mentre prendi l’autobus o vai per strada; e quando diventi vecchio fanno finta che sia successo un guaio a tuo figlio per spillarti dei soldi. Mi fermo qui, perché tanto è inutile l’elenco. Leggendo le sue opinioni sui buoni non sono per niente d’accordo: sarò pessimista ma per me sono pochissimi. Dante Conti, BOLOGNA

Caro Conti,

mi dispiace per lei, perché non è un bel modo di vivere quando si è immersi nel buio del pessimismo. Senza almeno un filo di luce che ci rischiari il cammino, il percorso diventa sempre più faticoso. Non è questione del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: lei proprio non vede il bicchiere. Non credo le serva imputarmi un eccesso di ottimismo. Sono invece sicuro che le servirebbe qualche goccia del tenace ottimismo che mi contesta. Potrei limitarmi a ribaltare così l’incipit della sua lettera: scontento lei e scontenti tutti quelli come lei. Invece voglio provare a provocare una crepa nel suo nero esistenzia­le, un forellino capace di frantumare la diga del pessimismo. Ci provo raccontand­o quanto mi è capitato in via Mazzini 55, poco prima della Chiesa degli Alemanni, dove esiste una piccola edicola votiva con una Madonnina che ne deve vedere tante, poiché a pochi passi c’è la pizzeria dove nei giorni scorsi un rapinatore ha fatto bottino. Sul marciapied­e, con vasetti di fiori freschi e fiori finti, e vari lumini dalla fiamma tremolante, una donna esile e solerte stava lavorando per tenere in ordine. L’età delle signore non si chiede, ma dei suoi ottanta ha detto lei. Mi sono fermato e, fra sconosciut­i totali, è venuta fuori una consolante conversazi­one sotto lo sguardo, così ho appreso, della Madonna del fuoco. La signora sfaccenda da anni per tenere decoroso quell’angolo di devozione. Non si arrende, anche se spesso qualcuno porta via perfino i fiori di plastica e capitano altri sgarbi. Si può prendere tutto ciò come emblema della lotta fra il male che degrada e il bene che ripristina. Proprio quel che accade ogni giorno, dove c’è chi con fatica non reclamizza­ta regge il mondo. Per me sono assai più di quanti lo sovvertono e lo calpestano. La custode della Madonnina, a sua insaputa, diffonde una lezione vitale sull’importanza del fare con tenacia il proprio compito, come medicina per guarire dal male. Al saluto, un’inattesa promessa: d’ora in poi pregherà anche per questo passante curioso. Ecco il messaggio più potente: il mondo afflitto da rumorosi odiatori sarà salvato da chi in silenzio ama il suo prossimo.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy