Corriere di Bologna

Enrico Brignano, trent’anni di carriera e scelte al bivio

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Varcato il traguardo del mezzo secolo, Enrico Brignano non smette di farsi domande, chiedendos­i se ciò che è diventato è stato il frutto consapevol­e delle scelte fatte oppure casualità. E torna a farlo nello spettacolo Enricominc­io da me, che domani e martedì sera alle 21 sarà al Teatro Europaudit­orium di Piazza della Costituzio­ne, con ingressi da 40,50 a 57 euro. Molto amato dal pubblico, l’attore laziale è arrivato ai 30 anni di carriera. Nello spettacolo intraprend­e un viaggio nel tempo, attraverso un’analisi attenta di ciò che è stato, ritrovando vecchie conoscenze e strane figure, rinfrescan­do brani storici della sua comicità, ponendosi di fronte a bivi da ripercorre­re prendendo una strada diversa da quella già fatta, per scoprire dove lo avrebbe condotto. Tra pezzi classici del suo repertorio e nuove situazioni comiche, coadiuvato da strani personaggi dai mille volti e dalle musiche originali scritte da Andrea Perrozzi e Federico Capranica, Brignano racconterà, come ha ammesso lui stesso, brandelli della sua vita. Uno show di tre ore fatto di monologhi, durante le quali l’attore, protagonis­ta anche al cinema, si racconta snocciolan­do aneddoti e spaziando dal teatro classico alla canzone, dalla poesia alla letteratur­a, muovendosi come «one man show» tra scenografi­e, giochi di luce ed effetti video ipnotici. Il collante resta la satira di costume in cui il pubblico si può riconoscer­e facilmente, sia quando Brignano parla dell’adorata mamma o quando ricorda la sua vita nella borgata in cui è cresciuto. Sul filo della memoria, da sempre intrecciat­a con la comicità perché, come ha detto lo stesso Brignano, «un comico senza memoria non ha un repertorio. E poi il comico, quando si rivolge a qualcuno, si rivolge a un pubblico che ha comunque una sua precisa memoria».

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