Il cantautore, il poeta Dente e Catalano Tra chitarra e penna

C’è un mastice bolognese a tenere insieme la strana coppia formata dal cantautore emiliano Dente, al secolo Giuseppe Peveri, e dal poeta torinese Guido Catalano, che «Contemporaneamente insieme» saranno questa sera alle 21 al Teatro Duse di via Cartoleria 42. Non un reading e nemmeno un concerto, con Dente e Catalano pronti a incrociare chitarra e penna per parlare d’amore a modo loro, fra rime semiacustiche e metafore in quattro quarti. Con la regia di Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale, che ha da poco dimostrato sul palco di Sanremo quanto gli sia stata utile la sua passione per il teatro e che a mo’ di cornice ha montato insieme i video delle prove. Dopo essersi annusati un po’ a distanza, il cantautore di Fidenza e il quarantasettenne scrittore e performer hanno deciso di fare qualcosa in tandem, supportati dalla comune attenzione ironica per le tematiche legate all’amore. «Ci saranno ovviamente — hanno rivelato in coro — i nostri cavalli di battaglia. Poi alcune cose diventeranno altre cose, nel senso che c’è ad esempio una mia canzone che diventa una poesia declamata da Guido e viceversa c’è una poesia di Guido che diventa una canzone. Ci sono dialoghi scritti da Guido che facciamo a due voci e musiche inedite, perché ho scritto una sorta di colonna sonora per lo spettacolo. Ci saranno alcune cose che non abbiamo mai fatto e ci sarà una parte recitata molto improvvisata dove siamo seduti a parlare, avremo un canovaccio ma andremo a braccio». Un canovaccio in cui prenderanno in giro a modo loro alcuni cantautori, con citazioni di Guccini, Vasco Rossi e Battiato, e poeti. «Di loro — hanno detto — parliamo malissimo, perché i poeti in realtà non esistono. Prenderemo di mira quelli che vanno ai festival di poesia per mangiare gratis alla faccia dei Comuni».