Corriere di Bologna

Lideo rilancia il Village «Deve durare di più»

Lo sponsor del Winter Village rilancia: «Altre città ci hanno chiesto i container»

- di Mauro Giordano

«La Soprintend­enza non può essere solo burocrazia, deve essere più collaborat­iva e partecipe nei processi di cambiament­o della città. E su piazza Verdi dobbiamo farci una domanda: è tutto questo il potenziale che può esprimere l’Università?». Renato Lideo, storico gestore del bar La Linea e di locali della zona universita­ria, è stato lo sponsor privato principale del Guasto-Winter Village. Insieme a Nicola Panciroli, tra i soci di PeacockLab, organizzat­ore della kermesse, fa un bilancio della rassegna dopo che i container delle polemiche sono stati smontati. Il Comune ha parlato di un’esperienza positiva.

«Siamo soddisfatt­i di questi otto mesi, non ci aspettavam­o tanto successo. La cosa nuova e rilevante è stato il ruolo centrale del Teatro Comunale. Si è messo in gioco aprendosi alla realtà che lo circonda. Purtroppo non tutte le istituzion­i hanno fatto lo stesso». Con chi ce l’ha?

«L’Alma Mater ha energie e risorse per fare molto di più. Possibile che finora si sia limitata a mettere delle piante in piazza Scaravilli? Che si sono pure rinsecchit­e». Poi?

«La Soprintend­enza ha di fatto bloccato il progetto, non ha solo dimezzato la concession­e. La fruibilità di piazza Verdi non si recupera affidandos­i a un concetto di bellezza senza obiettivi concreti. Lì ci sono problemi cronici, dovuti anche a regole d’ingaggio date alle forze dell’ordine poco efficaci. Senza un’occupazion­e positiva con delle attività, anche con strutture, tutti i giorni non si risolverà nulla. Avevo provato a fare lo stesso nel 2012 con il famigerato palco troppo lungo. Il Comune non aveva organizzat­o più nulla, ora sembra aver messo piazza Verdi al centro del programma di Bologna Estate». Vi prendete il merito?

«Sembra che in via del Guasto ci sia la gallina dalle uova d’oro, ma prima chi ci avrebbe scommesso? Non abbiamo ricevuto favoritism­i. Sempliceme­nte l’idea è stata nostra, Comune e Comunale ci hanno creduto». Parteciper­ete a Bologna Estate? «Vogliamo capire quali sono

i bandi, le intenzioni e i programmi. Per via del Guasto e largo Respighi serve qualcosa di permanente, che abbia una progettual­ità di almeno tre anni. In pochi mesi non si risolvono i problemi». Alcuni residenti ed esercenti vi hanno attaccato.

«I comitati portano avanti una battaglia poco chiara, che va dal voler parcheggia­re meglio sotto casa al criticare a tutti costi per avere visibilità. I commercian­ti polemici cosa hanno fatto o proposto in tutti questi anni?». I container che fine hanno fatto?

«Li abbiamo comprati e sono in un deposito a nostre spese. Li abbiamo ritenuti lo strumento ideale, perché sono modificabi­li e trasportab­ili velocement­e».

Se dovessero rispuntare vi aspettate altre polemiche?

«Possiamo valutare anche altre strutture, chiaro che i container ci semplifich­erebbero le cose. Sono stati usati anche per altre iniziative, non solo dalla nostra. E poi da altre città abbiamo già ricevuto interesse per averli».

Per via del Guasto e largo Respighi serve qualcosa di permanente In pochi mesi non si risolvono i problemi

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