SI AVVICINA IL DOPOGUERRA
Il comando di difesa area annuncia un’imminente simulazione di allarme, con colpi di cannone a salve. La cittadinanza è invitata a non turbarsi.
Fine febbraio mite. Spesso la massima è attorno ai 19° e la minima non scende sotto gli 8°. In Consiglio comunale, però, il clima è surriscaldato. il prof. Ghigi, dell’opposizione, ha accusato il sindaco di aver fatto, in tema di bilancio, una relazione da propaganda elettorale. Zanardi replica affermando di essersi limitato a esporre le proprie convinzioni che sono poi quelle del suo partito. Il prof. Perozzi invita i presenti a moderare il linguaggio. Parlare di socializzazione della terra, ad esempio, significa aizzare le classi proletarie che hanno davanti agli occhi l’esempio della rivoluzione appena scoppiata in Russia. È morto all’età di 100 anni Valente Romiti, ombrellaio. Aveva fatto parte del gruppo di ardimentosi che nel giugno 1859 deposero con le armi il potere pontificio a Castel S. Pietro. Continuerà anche a marzo il razionamento dei cereali. Si prevede un ulteriore restrizione perché il mese è di 31 giorni e l’immigrazione cresce in misura rilevante. Verrà perciò soppresso, nei giorni festivi, il supplemento concesso agli operai. L’Ente autonomo comunica che sta per aprire uno spaccio per la vendita dei cascami di carne di Casaralta. Pretendevano di mangiare meglio i cinque individui che, ognuno con un proprio fardello in spalla, sono stati fermati dal maresciallo Mazzoli in piazza De Marchi, dandosi alla fuga e abbandonando la refurtiva che consisteva in sei prosciutti rubati la notte prima in una salumeria in via S. Stefano 170. Sono da tempo iniziate, anche in Municipio, le riflessioni sul dopoguerra. Il primo problema da affrontare sarà quello dell’aumento della popolazione: da 170 mila nel 1914 a 212 mila. A Bologna lavorano per la guerra 25 mila operai. Non tutti torneranno alle loro case e chi rimarrà dovrà risolvere il problema dell’alloggio. Poi ci sarà la questione del lavoro. Si prevede un censimento della produzione per capire la dislocazione dei mezzi di produzione. A Bologna converrà intensificare la produzione agraria e in particolare quella dei fertilizzanti.