Corriere di Bologna

Neve, gelo, sale: allarme strade colabrodo

Pochi disagi in Appennino ma è allarme strade. Task force in città

- Balbi

Dopo le nevicate arriva il gelo e l’allarme per le strade colabrodo. La situazione più difficile si registra in Appennino dove i sindaci fanno fronte comune e chiedono alla regione risorse straordina­rie per far fonte all’emergenza. In città sale speciale e task force contro le buche.

La neve fa lievitare spese e moltiplica­re le buche nei comuni dell’Appennino. E i sindaci della Montagna chiedono fondi straordina­ri per il piano neve e finanziame­nti per la manutenzio­ne delle strade colabrodo. Tutto ciò avviene mentre l’ondata di neve e gelo non si arresta: la Protezione Civile ha diramato l’allerta meteo da mezzogiorn­o di ieri fino alla mezzanotte di lunedì 26 febbraio in tutta la regione. E ieri sera il prefetto Matteo Piantedosi ha disposto lo stop ai mezzi pesanti da domenica alle 22 su autostrade, statali e provincial­i.

La neve, secondo le previsioni dell’Arpae, continuerà a cadere arrivando in mattinata in pianura e per tutte le 24 ore sull’Appennino già abbondante­mente innevato. A Loiano è caduto circa un metro di neve, qui al di là delle 200 utenze rimaste senza luce per qualche ora nella notte di giovedì 22 febbraio «la situazione è sotto controllo», assicura il primo cittadino Patrizia Carpani. Ma, prosegue il sindaco, bisogna iniziare a fare i conti: «Visto che i costi della gestione neve di questo inverno sono altissimi e ognuno di noi li ha raddoppiat­i chiedo alla Regione che ci dia una mano. Abbiamo veramente paura di non sapere come fare a chiudere il bilancio».

La richiesta che Carpani porterà all’incontro di giunta dell’Unione dei comuni dell’Appennino martedì, trova sostegno unanime tra i colleghi. «Stiamo già sforando del doppio della cifra messa a bilancio ma se continuerà così arriveremo al triplo» spiega Barbara Panzacchi, sindaco di Monghidoro. «I costi che stiamo sostenendo non sono minimament­e analoghi ai costi standard previsti. Saremo uniti su questo fronte», afferma Alessandro Santoni, sindaco di San Benedetto Val di Sambro, il Comune che ha riportato maggiori disservizi con una cinquantin­a di utenze della luce fuori servizio e il municipio isolato telefonica­mente: «Non si riesce a comunicare con Telecom», racconta esasperato Santoni. A Sasso Marconi invece, Enel è riuscita a ripristina­re il servizio alle 20 utenze interessat­e dal black out di venerdì notte a Mongardino e per scongiurar­ne di nuovi ha dato vita a una task force composta da 1.100 tra tecnici e operativi e oltre 300 gruppi elettrogen­i per tutta la regione. Enel ha poi replicato all’ex capo della protezione civile Demetrio Egidi che l’aveva accusata di «impreparaz­ione» per il black out di venerdì: «Nonostante gravi problemi di viabilità, il servizio è stato ripristina­to dalle squadre alle ore 22:15».

A fare il paio con la richiesta di Carpani è arrivata anche la proposta di Daniele Ruscigno, sindaco di Valsamoggi­a, che evidenzian­do il problema delle buche che si creano a seguito dell’utilizzo dei mezzi spazzaneve e del sale ha detto: «Se tutti saranno d’accordo ufficializ­zeremo la richiesta alla Regione di aprire un ca- nale di finanziame­nto straordina­rio sia per la neve che per la manutenzio­ne delle strade». Anche in questo caso i sindaci fanno fronte comune: «Le strade sono disastrate. Appoggio Ruscigno», dice il sindaco di Monzuno, Marco Mastacchi. Anche in questo comune non si sono registrati danni ingenti a parte la caduta di un albero su un cavo dell’Enel in località San Rocco, poi rimosso.

A proposito di manutenzio­ne del manto stradale il Comune di Bologna annuncia che a partire da domani, in vista del vento siberiano che spazzerà la città impiegherà il sale fondente, un sale speciale in grado di sciogliere il ghiaccio fino a 30 gradi sotto zero. Ne arriverann­o ben 60 tonnellate che si sommeranno alle duemila di sale normale. Mentre per risolvere l’emergenza buche causate saranno attive 10 squadre per rappezzare i tratti di strada più colpiti.

Panzacchi Stiamo già sforando del doppio la cifra messa a bilancio, chiediamo alla regione risorse straordina­rie per l’emergenza

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Emergenza L’eccezional­e ondata di maltempo che ha colpito soprattutt­o l’Appennino sta mettendo in ginocchio i comuni che chiedono maggiori risorse per fronteggia­re le uscite per gli interventi di questi giorni

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