Il sindaco spinge Gentiloni «Ci serve lì»
Difficile dire se erano davvero in mille, come dicono gli organizzatori, quelli che sono andati ad ascoltare ieri la leader di +Europa Emma Bonino, ma di sicuro c’era il pienone. La sala che era stata prenotata a Palazzo Gnudi si è rivelata troppo piccola e molti sono rimasti fuori. Ma soprattutto, rispetto a quello che avviene tradizionalmente negli altri appuntamenti politici, c’era una gran numero di giovani e giovanissimi, probabilmente al primo appuntamento elettorale della vita. Bonino, che non è potuta esserci fisicamente e che si è collegata via Skype con Bologna, ha chiesto più volte di inquadrare la sala piena di giovani.
All’iniziativa, che è poi proseguita con la presentazione dei candidati della lista in Emilia, era presente anche un’ampia delegazione del Partito democratico, alleato alla lista di Emma Bonino: con il sindaco Virginio Merola che ha fatto un breve saluto alla platea, ma anche con il deputato dem Andrea De Maria e con l’assessore comunale Matteo Lepore. «Non arrendetevi alla confusione — ha detto il primo cittadino rivolgendosi soprattutto ai giovani — e soprattutto non dobbiamo seguire la legge di Murphy che dice che se una cosa può andar male lo farà. Questa è una città che vive di relazioni con il mondo e sono davvero convinto che o ci sarà più Europa, o ci sarà più odio». In un altro appuntamento elettorale il sindaco Merola ha poi provato, a suo modo, a tirare la volata al Pd: «Abbiamo bisogno del governo Gentiloni e abbiamo bisogno di una vittoria forte del centrosinistra per permettere al governo di andare avanti. Bologna può contribuire molto a questo risultato, ce la stiamo mettendo tutta». E sul tormentone Pier Ferdinando Casini? «È un alleato. Il compagno Errani in passato ce ne ha fatti votare di tutti i colori, ai tempi dell’Ulivo ho votato gente per me impensabile».