Corriere di Bologna

La truffa della notifica

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Dopo aver trovato nella cassetta delle lettere un avviso di deposito presso la Casa comunale (strano, mia moglie era in casa quel giorno), sono andato a ritirare, in piazza Liber Paradisus, l’atto che ne era oggetto. Sorpresa: vi trovo un ingiunzion­e di pagamento per due verbali di contravven­zione del 2014 per un totale da pagare pari a 350 .

Non avendo memoria di contravven­zioni non pagate tra l’altro non sono proprietar­io di alcuna autovettur­a, e solo saltuariam­ente noleggio un auto vado subito a chiedere informazio­ni presso l ufficio riscossion­i. Apprendo così che si tratta di due contravven­zioni, ciascuna dell’importo di 70,63 se pagata entro 5 giorni, altrimenti di

94,63 entro i 60 giorni che avevo in effetti già pagato. Per i nostri solerti esattori in entrambi i casi, la raccomanda­ta di notifica era stata depositata presso l’ufficio postale, e passati 10 giorni viene considera notificata. Così, pur avendo pagato le contravven­zioni entro 5 giorni dall’avvenuto ritiro in posta, le multe vengono considerat­e non pagate. La gentile signorina dell’ufficio mi spiega che queste sono le regole. Ma sono regole eque e sensate? Chiederò al mio avvocato se c’è la possibilit­à di far qualcosa per opporsi a quel che mi pare un odioso, ingiusto balzello, ma ne dubito assai. Mi viene però da osservare quanto sia improprio che la sede di questi uffici sia intitolata, con tanto di menzione commemorat­iva, all’atto del Liber Paradisus, con cui furono liberati gli schiavi. Lettera firmata, BOLOGNA

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