Corriere di Bologna

«Non portate i bimbi fuori» Ma le Fortuzzi si oppongono

- Da. Cor. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Cara preside, ci faccia uscire in giardino a giocare con la neve. Noi e i nostri maestri staremo attenti e le promettiam­o che non andremo sotto gli alberi». Si è risolta così, con una lettera mandata dai bambini di una classe delle elementari Fortuzzi alla dirigente Rosa Liguoro, quella che era partita come una giornata triste per i piccoli alunni della scuola nel cuore dei Giardini Margherita, riconosciu­ta ufficialme­nte da poco come scuola outdoor. I bambini non vedevano l’ora ieri, una volta varcato il cancello della scuola, di rotolarsi nella neve con i compagni: il giardino, che per i docenti è parte integrante della didattica tutto l’anno, a maggior ragione in una scuola che ha fatto dell’attività all’aperto la propria bandiera, diventa un parco divertimen­ti quando nevica. Ma una circolare della preside Rosa Liguoro ieri aveva spento gli animi: «In relazione alle attuali condizioni climatiche per oggi (ieri, ndr) e per i successivi giorni è fatto assoluto divieto ai docenti delle scuole primarie Fortuzzi e Carducci di portare gli alunni in cortile».Questioni di sicurezza, ovviamente. Ma i bambini e i loro maestri, alcuni dei quali si erano già messi in testa di «disobbedir­e» agli ordini, non si sono arresi. E una classe delle Fortuzzi ha rotto il ghiaccio, è il caso di dirlo, con il sostegno degli insegnanti, mandando una lettera garbata a Liguoro. Che a sua volta ha preso carta e penna. Il succo della risposta: cari bambini, se i vostri maestri danno un valore educativo all’uscita in giardino, allora andate pure e siate responsabi­li. E così: liberi tutti. I bimbi sono usciti a tirare palle di neve. Ai compagni e ai maestri. E qualcosa hanno sicurament­e imparato, cioè a difendere (con garbo) le cose in cui si crede.

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