C’era una volta la campagna sui muri
Forti disagi in stazione e al Marconi, slavina su una provinciale in Appennino. Bonaccini non esclude di dichiarare lo stato d’emergenza
Social network e WhatsApp, tv e web, fake news e notizie virali. Ma non è stato sempre così. C’era un tempo, neanche troppo lontano, in cui le campagne elettorali lasciavano tracce sui muri di tutta la città, senza risparmiare nemmeno le piazze storiche e i monumenti (come le Due Torri, qui sopra, in uno scatto di Walter Breveglieri).
Attesa da giorni, la neve è caduta ieri su tutta l’EmiliaRomagna più abbondante del previsto. Il governatore Stefano Bonaccini ha già chiesto lo stato di mobilitazione del servizio nazionale della Protezione civile per far fronte ad altre eventuali necessità, puntando così ad aumentare le forze messe in campo dall’agenzia regionale per le calamità dal 21 febbraio scorso. Non solo, Bonaccini ha fatto sapere che sul tavolo c’è l’ipotesi di dichiarare lo stato d’emergenza «se i fenomeni dovessero avere rilievo nazionale».
In attesa di novità, il giorno dopo la grande nevicata (fino a 25 centimetri) non resta che fare il punto sulle criticità rilevate in un primo marzo davvero difficile da dimenticare, a partire dai problemi sulla rete ferroviaria. Per i viaggiatori in partenza o di passaggio dalla stazione centrale di Bologna è stato infatti un vero e proprio giovedì di passione, con ritardi, cancellazioni e guasti che hanno avuto come conseguenza nervosismo e interminabili file alle biglietterie per cambi di ticket o rimborsi. Alcuni convogli regionali, il cui numero era già stato preventivamente ridotto del 50%, hanno registrato ritardi fino a 30 minuti e punte di 70, in particolare verso Ferrara, mentre per viaggiare in alta velocità in direzione Roma, Milano, Torino e Venezia ci sono state attese anche fino a 120 minuti. E a proposito di alta velocità: nei piani inferiori dello scalo, dedicati proprio ai treni super veloci, ci sono state delle infiltrazioni d’acqua dal soffitto in diversi punti. Non che sia una novità, purtroppo. In via precauzionale, Ferrovie Emilia-Romagna ha fatto sapere che anche per oggi è prevista una riduzione dei mezzi in circolazione e un’ulteriore «riprogrammazione dell’offerta commerciale sulla rete regionale», in particolare per il servizio sulle linee Bologna-Portomaggiore, Bologna-Vignola, FerraraSuzzara, Ferrara-Codigoro, Reggio Emilia-Guastalla, Reggio Emilia-Sassuolo, Reggio Emilia-Ciano d’Enza, Modena-Sassuolo e Parma-Suzzara».
Operativo nonostante le avverse condizioni meteo, i disagi non hanno risparmiato neppure l’aeroporto Marconi, dove malgrado le circa 150 persone e i 100 mezzi della Squadra Neve impegnati già dalla notte, ieri sono stati cancellati ben 40 voli su 180 previsti e si sono registrati ritardi fino 4 ore. Sulle strade provinciali di Bologna sono invece entrati in azione 124 spazzaneve (di cui 85 in montagna) e 20 mezzi spargisale, ma nella mattinata di ieri non sono comunque mancate code, rallentamenti e pericolose uscite di strada, in particolare sulla San Donato, a nord di Molinella. Una salvina ha investito la strada provinciale 55 a Case Forlai (Alto Reno Terme), in Appennino. La slavina, ha fatto sapere la Città metropolitana, ha interessato la strada «per un fronte di circa venti metri, senza causare feriti». La strada è stata chiusa subito.
Con i mezzi spargisale operativi già dalle 3 di notte, la gran parte delle strade cittadine è invece risultata percorribile e, a parte qualche difficoltà nelle ripartenze o in salita, gli autobus hanno circolato regolarmente, trovando ad ogni fermata molta più gente del solito, forse anche a causa delle difficoltà nel prenotare un taxi, con i tempi d’attesa decisamente più lunghi che in altre occasioni.
Aspettando il temuto gelicidio di oggi, con la pioggia che si dovrebbe ghiacciare al contatto con il suolo a causa delle temperature sotto lo zero, formando uno strato di ghiaccio scivoloso, nella serata di ieri è arrivato infine anche l’appello dei riders. Ai cittadini hanno chiesto di non ordinare cibo a domicilio per un giorno e al sindaco Merola di emanare un’ordinanza urgente che ne tuteli «diritti e sicurezza».