Sos dei sindaci di montagna «Le nostre casse prosciugate, la Regione ci deve aiutare»
Franchi (Marzabotto) Appena la neve si scioglierà dovremo fare i conti con il dissesto del fondo stradale
«La neve sta prosciugando le nostre casse, adesso la Regione ci aiuti». A prendere carta e penna, a nome dei colleghi dei Comuni dell’Appennino per scrivere a Viale Aldo Moro, è stato, ieri, Romano Franchi, sindaco di Marzabotto e presidente dell’unione. Che ha chiesto un incontro urgente al presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. «Le spese legate al maltempo — hanno scritto i sindaci, sommersi da giorni dalla neve — stanno superando quanto i Comuni avevano previsto, anche perché questa stagione sarà ricordata per essere stata molto clemente con la pianura e aver colpito duramente i rilievi sopra i 500-600 metri».
Blackout, frane, alberi caduti, spargisale e spazzaneve, soprattutto negli ultimi giorni di allerta meteo, hanno di fatto prosciugato le risorse delle amministrazioni montane, che hanno dovuto far fronte, già da novembre, a condizioni avverse. Prima la nevicata di novembre, poi il vento di dicembre, quindi i 5o centimetri di neve di ieri «che stanno costringendo agli straordinari i mezzi spalaneve a disposizione degli enti locali, senza contare che i sindaci sono stati in prima linea nell’assistere la popolazione colpita dalle interruzioni ai servizi elettrici e idrici, che per fortuna in questi ultimi giorni sono stati molto limitati».
Ma non è finita, a sentire i sindaci dell’Appennino: «La situazione idrogeologica si è aggravata e appena la neve si scioglierà dovremo fare i conti con il dissesto del fondo stradale». Il colpo di grazia lo daranno le elezioni di domenica «che non consentono ai Comuni di tirare il fiato, perché garantire il diritto di voto vuol dire anche non risparmiare nemmeno un euro per garantire la pulizia di strade e marciapiedi da neve e ghiaccio».
Insomma: «La Regione — scrivono accorati i sindaci della montagna — stanzi i fondi d’emergenza che mettano in salvo la programmazione economica 2018 che altrimenti avrebbero grosse