Fiom, 8 voti su 10 alle elezioni delle rsu
Tre anni di elezioni, oltre 10.000 metalmeccanici bolognesi al voto. A festeggiare, alla fine, è la Fiom che porta a casa otto preferenze su dieci. Almeno secondo i numeri dell’Ispettorato territoriale del lavoro, rilanciati ieri dalle tute blu Cgil. In tre anni, dal 10 dicembre 2014 al 10 dicembre 2017, sul territorio provinciale hanno votato 10.686 dipendenti occupati in aziende che applicano il contratto dei metalmeccanici sottoscritto da Confindustria. La larga maggioranza, il 78% (8.330 persone) ha scelto la Fiom. Più indietro ci sono la Fim (1.182 voti con l’11%) e la Uilm (420 voti, il 4%). Le altre liste prendono il 7% con 754 voti. Qui però bisogna considerare l’incidenza del sindacato di base Usb, che è presente solo in due tra le aziende maggiori: Gd, dove ha vinto, e Toyota. Ma in totale, da queste due aziende, sono circa 660 i voti arrivati nel giro di pochi giorni a novembre dello scorso anno. Alla fine, comunque, le rsu — almeno per quanto riguarda le aziende che firmano il contratto di Confindustria e quindi escludendo quelle artigiane e le cooperative — restano in mano a via Marconi: l’84% dei delegati, 320 su 383, è della Fiom, mentre 32 sono quelli della Fim e 11 quelli della Uilm. Intanto le altre liste (sostanzialmente l’Usb) arrivano a 20 delegati eletti. Soddisfatti i metalmeccanici Cgil, che in un comunicato parlano di «tenuta vera del sindacato storico e confederale».