La Garibaldi e il mito Forest custoditi a Crespellano
Macron nuovo sponsor tecnico del Nottingham, squadra iconica degli anni Settanta inglesi
Nella foresta di Sherwood sono pochi gli eroi passati alla storia. L’avido sceriffo di Nottingham, Robin Hood, Garibaldi e Brian Clough. Difficile collegarne le gesta senza conoscere l’appassionante storia del Forest, una delle squadre più iconiche del calcio inglese. I Reds, prima che il Liverpool scippasse loro il soprannome a suon di vittorie. Il Forest, capace di vincere un solo titolo inglese ma ben due Coppe Campioni. Fu il primo club ad utilizzare il rosso su un campo di calcio già nel 1865, quando si giocava al Forest Recreation ground ricavato proprio facendosi spazio nel bosco epico dell’Inghilterra medievale. Quel gruppo di ammiratori di Giuseppe Garibaldi s’ispirò alle camicie dell’eroe italiano e da un secolo e mezzo quella maglia, in Inghilterra, è solo «la Garibaldi». Il Forest è l’ultimo club a finire nel portafoglio di Macron, azienda leader nell’abbigliamento sportivo: dalla stagione 2018 il mito sarà custodito a Crespellano.
D’altronde il Nottingham Forest ha scritto pagine leggendarie nell’antologia del calcio in Inghilterra. Guidati da Clough, ispirati da una generazione ineguagliabile con l’eterno Peter Shilton in porta, Martin O’Neill in mezzo, John Robertson all’ala e Trevor Francis (primo giocatore comprato per un milione di sterline nel 1979, poi visto alla Samp e all’Atalanta), i rossi hanno portato a casa un campionato nel 1978 e due volte la Coppa dei Campioni: vinta nel 1979, hanno difeso il titolo l’anno successivo vincendo ancora. E, ovviamente, è un record tuttora ineguagliato.
Tra sfide anche violente, sugli spalti, e la rivalità casalinga con il Notts, si sono susseguiti derby nelle Midlands con il Derby County, il Leicester, i club di Sheffield. Proprio lì, a Hillsborough, in una semifinale di FA Cup si consumò la più grande tragedia del calcio inglese e persero la vita 96 tifosi del Liverpool. Prima, nel 1985, gli scontri furono con i tifosi dello Sheffield United durante gli scioperi nelle miniere: la maggioranza di chi chiedeva dialogo tifava Forest, i più estremisti per i Blades.
In quegli anni i rossi erano ancora una squadra di prima fascia: da Stuart Pearce a Des Walker, da Roy Keane a Teddy Sheringham, sfornavano ancora grandi giocatori. Ma l’epopea di Clough era alla fine. Fine della lotta al titolo, fine dei viaggi in Europa (peraltro indotta anche dal ban dell’Uefa ai club inglesi) e in pochi anni lo sprofondo in serie C. Così, il Forest diventa il primo club di sempre ad aver vinto una Coppa Campioni e a retrocedere in terza categoria. Oggi, in serie B, i rossi sono in mano all’armatore greco Evangelos Marinakis, patron dell’Olympiacos. In panchina c’è Aitor Karanka. E la Garibaldi fabbricata a Crespellano sogna un giorno di rivedere la Premier League.