Organi e tessuti ricostruiti con le stampanti 3D
Le stampanti 3D sono una delle più recenti innovazioni in ambito tecnologico, in grado di cambiare in maniera rivoluzionaria sia il modo di produrre oggetti di uso quotidiano che le grandi produzioni industriali. Inoltre la stampa 3D sta diventando una presenza all’avanguardia nel settore biomedicale al servizio dei pazienti oncologici. Attualmente all’Istituto Rizzoli con questa tecnologia vengono prodotte delle protesi di titanio che rispondono perfettamente alle caratteristiche anatomiche del paziente che sono state modificate dal tumore, e consentono di migliorare la ricostruzione ossea dopo la rimozione del tumore, permettendo un ritorno alla deambulazione in tempi rapidi. Un’altra rivoluzionaria possibilità in oncologia prevede l’utilizzo delle stampanti 3D per ricreare interi organi o singoli tessuti in laboratorio, allo scopo di studiare i meccanismi molecolari e le mutazioni che portano allo sviluppo dei tumori. Questi modelli realizzati con sofisticate stampanti 3D sono già utilizzati in molti laboratori di ricerca in Italia e nel mondo e si sono rivelati utilissimi per capire i processi di crescita patologici in diversi tipi di tumori. Il loro utilizzo apre quindi nuove prospettive per la ricerca di farmaci personalizzati in base alle specifiche caratteristiche dei pazienti.