Corriere di Bologna

Dopo Pini, Rizzo Nervo La segreteria perde pezzi

- B. P.

Dopo Giuditta Pini, che si è dimessa da vice, anche il neodeputat­o Luca Rizzo Nervo lascia la segreteria regionale del Pd. Il segretario Paolo Calvano: «Voleva andarsene dalla sconfitta al congresso».

C’è sempre più agitazione nel Pd emilianoro­magnolo. Dopo la numero due Giuditta Pini, lascia la segreteria regionale anche il responsabi­le Sanità e neodeputat­o Luca Rizzo Nervo. «Non faccio lezioni postume, ma segnalo i limiti e la parzialità del mio agire nella segreteria regionale intorno a un tema, come quello della sanità, su cui abbiamo a mio avviso pagato dei prezzi alti nel cambiament­o», ha scritto Rizzo Nervo su Facebook, dopo aver annunciato il passo indietro giovedì sera alla riunione della segreteria regionale.

A differenza dell’addio di Pini, più ruvida nei contenuti e nei confronti sia del segretario regionale Paolo Calvano che del governator­e Stefano Bonaccini, Rizzo Nervo usa toni più soft. E, soprattutt­o, non arriva a sollecitar­e le dimissioni di Calvano. È un gesto, il suo, «che non impegna altri, ma che sento necessario in questa fase», scrive Rizzo Nervo. «Non in polemica contro qualcuno, riconoscen­do a quel gruppo dirigente generosità e impegno». Dichiarazi­oni che permettono a Calvano di minimizzar­e l’uscita dalla segreteria del leader della minoranza dem bolognese. Che, sottolinea il segretario regionale, era pronto a lasciare già all’indomani del congresso di ottobre. «Rizzo Nervo ha confermato le sue intenzioni. Lo ringrazio e gli auguro un buon lavoro come neoparlame­ntare», è il messaggio del segretario regionale.

Il segnale politico c’è però tutto, perché sia Pini che Rizzo Nervo sono vicini al presidente del Pd Matteo Orfini, che si sta quindi smarcando sia da Calvano e Bonaccini, e quindi anche da Matteo Renzi. E infatti, nonostante i toni bassi tenuti da Calvano, la resa dei conti nel partito è solo rimandata a venerdì quando ci sarò la direzione regionale che avrà all’ordine del giorno la pesante sconfitta in EmiliaRoma­gna e il tema delle dimissioni dei vertici.

Non è ancora in programma invece quella provincial­e e, come spesso accade in città, la discussion­e se non si può fare in Via Rivani allora si sposta su Facebook. In questo caso sotto il profilo del renziano Piergiorgi­o Licciardel­lo, che ha parlato del «fenomeno dei fuggitivi che saltano giù dal carro» riferendos­i alle ex parlamenta­ri Francesca Puglisi e Donata Lenzi dopo le loro critiche a Renzi. «Mi sono iscritta nel 2007 a un partito non a una corrente e non a un a leader», la replica di Lenzi. «Non è né un sali, né uno scendi dal carro — distingue Puglisi — ma un’analisi che si può condivider­e o meno».

Il segretario Luca ha confermato le sue intenzioni, gli auguro buon lavoro

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy