La sfida della Dolce che ospita bimbi, soci e senzatetto
Organizzano centri estivi da trent’anni, e nel tempo hanno visto l’offerta, prima cambiare, e poi crescere a dismisura. La società Dolce è una delle realtà sociali più grandi in città e attive nell’organizzazione delle vacanze dei più piccoli. «Lavoriamo in un settore — sottolinea Caterina Segata, responsabile dell’area infanzia per la coop —, dove negli ultimi anni si è deciso di tagliare. Parliamo però di un servizio che dovrebbe essere sacrosanto per tutte le famiglie».
Dolce gestisce i centri estivi per diversi comuni dell’area metropolitana, e si occupa in particolare di due fasce, quella che va dai sei agli undici anni e dai zero ai sei. «Il nostro è un comparto dove i controlli non bastano più: soggiorni e colonie nascono e muoiono alla velocità della luce, e le istituzioni non farebbero in tempo nemmeno a fare una sanzione. Serve invece mettere dei paletti fin dall’inizio, come sta prevedendo la nostra Regione» continua Segata che quest’anno darà vita ad un centro estivo organizzato per la prima volta per tutti i suoi soci e dipendenti, direttamente nella propria sede, dove i genitori dei piccoli lavorano.
Ma non solo: dopo due anni di sperimentazione, diverse attività saranno realizzate ufficialmente tra Casa Willy, il Centro Rostom e l’associazione AngoloB Piazzadeicolori21. Due centri di accoglienza per la bassa soglia di persone senza dimora, dove verrà inserito, a 30 euro a settimana, un gruppo di bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, per un innovativo percorso educativo. «Ricordo la disapprovazione dei genitori, quando venendo a riprendere i figli, si accorgevano che il campo estivo era collocato all’interno di un dormitorio — racconta Annabella Losco di Piazza dei Colori —. Ma i migliori ambasciatori sono stati proprio i bambini, coi loro racconti e l’impaziente attesa di tornare il giorno successivo. Oggi, quelle mamme sono le nostre prime sostenitrici e promuovono l’esperienza tra i compagni di scuola dei loro figli».