Villa Ghigi è sempre sold out «Ci allargheremo»
Il loro è uno dei centri estivi più ambiti in città. Ogni anno, dal 2002-2003, la loro offerta formativa registra sempre il tutto esaurito. Ora però che la Regione ha stanziato un nuovo contributo per le famiglie, ci sono anche realtà che pensano di allargarsi. Le attività della Fondazione Villa Ghigi, nel parco omonimo, sono spesso prese d’assalto durante la bella stagione. I posti sono pochi: le iscrizioni sono aperte ad un massimo di trenta bambini, mentre le richieste sono tantissime. «Spesso siamo costretti a lasciare a casa qualcuno, perché riceviamo più domande dei posti disponibili che realmente abbiamo nella nostra struttura — sottolinea Mino Petazzini, direttore della Fondazione, di cui il Comune di Bologna è socio fondatore —. È da un po’ di tempo che stiamo pensando di allargare il nostro raggio di azione e di espanderci in altri luoghi. Sicuramente questo incentivo, da parte dell’amministrazione regionale, ci stimolerà a farlo al più presto».
Già da due anni uno dei suoi centri estivi, in genere pensati per chi ha tra i 6 e gli 11 anni, si svolge anche nel parco di Villa Grosso, nel quartiere Navile. Una settimana fulltime in genere costa, in base al periodo, tra i 130-140 a settimana, se si escludono gli sconti pensati per i fratelli o per chi si iscrive per più di una settimana. L’inizio è previsto da giugno a settembre, con una pausa nella seconda metà di luglio e di agosto.
Oltre ai classici centri estivi, la Fondazione organizza anche singole proposte per i più piccoli, dai 3 ai 6 anni, e per i più grandi, dai 12 ai 14 anni. «Ai genitori piacciono molto le attività che organizziamo in mezzo alla natura — continua il direttore —, e sarebbe bello poter dare a tutti la possibilità di frequentare le nostre attività. Ma siamo spesso costretti a dire dei no, e qualcuno ci rimane male. In passato avevamo valutato una collaborazione con l’Eremo di Ronzano, ma la struttura non si presta, mentre la nostra è troppo piccola».