Corriere di Bologna

Piazze pedonali, auto nel mirino

Parcheggio selvaggio, si parte da Santo Stefano e San Domenico con le telecamere

- Mauro Giordano

Basta con i fittoni mobili, meglio le telecamere per combattere la sosta selvaggia nelle aree pedonali. Di fronte al dossier anti auto dei residenti, sostenuti dal dem Andrea Colombo, l’assessore Irene Priolo annuncia un’ondata di occhi elettronic­i in centro, a partire da piazza San Domenico e piazza Santo Stefano. In piazza Aldrovandi 6.354 multe in sei mesi.

Per controllar­e gli accessi di auto e moto nelle piazze e nelle aree pedonali l’assessore alla Mobilità Irene Priolo dice addio ai fittoni mobili e annuncia l’avvio di un piano per sostituirl­i con le telecamere. Martedì in giunta arriverà il primo passo che riguarderà piazza Santo Stefano e piazza San Domenico, ma sono già allo studio valutazion­i per portare questa novità anche in altre zone cittadine, come via delle Moline o il ghetto ebraico.

Una rivoluzion­e annunciata durante un’udienza conoscitiv­a chiesta dal consiglier­e dem Andrea Colombo per fare il punto sulla sosta selvaggia nelle piazze e nelle strade del centro. Associazio­ni come Bologna Vivibile, Movimento Ossigeno e Mom Approved hanno chiesto un radicale cambio di rotta al Comune, chiedendo maggiore impegno nelle pedonalizz­azioni. Ma di nuove aree a traffico zero Priolo vorrà parlare solo dopo che verranno superate le criticità di quelle attuali e per farlo ha intenzione di puntare sull’efficacia dimostrata dalle verifiche degli occhi elettronic­i.

L’esempio più eclatante lo fornisce piazza Aldrovandi, dove dal giugno 2017 sono attive le telecamere per tutelare la porzione pedonale: secondo i dati forniti dalla polizia municipale sono state elevate 6.354 multe fino al novembre scorso, circa 35 al giorno. La presidente del Santo Stefano, Rosa Amorevole, ha aggiunto altre statistich­e relative al periodo dal 3 gennaio al 7 marzo di quest’anno, che confermano il trend: 1.944 sanzioni, ovvero 30 al giorno. E se i fittoni mobili «non sono una barriera che garantisce il blocco dei mezzi, perché spesso sono rotti e costano per la manutenzio­ne», le telecamere vengono ritenute da Priolo «più utili nelle verifiche e permettera­nno di liberare molti agenti della municipale per dedicarli ad altri servizi».

Per quanto riguarda piazza Santo Stefano le telecamere spunterann­o solo nel varco che dà su via Santo Stefano, dal lato delle Due Torri rimarrà la catena. Che il rispetto delle aree pedonali non sia molto alto lo dimostrano le immagini portate in commission­e da Bologna Vivibile, dalle Due Torri a piazzetta Marco Biagi, passando per molti altre zone del centro, regna l’incuria di chi posteggia dove non dovrebbe. In altre porzioni con il telecontro­llo, come via dell’Archiginna­sio, gli ultimi sei mesi del 2017 si sono chiusi con 654 verbali, superano invece difficilme­nte la quarantina quelli riscontrat­i dalle pattuglie dei vigili in altre porzioni del centro. La presidente del Santo Stefano ricorda per questo inizio anno 322 multe in piazza del Baraccano, 4 in piazza Minghetti, 20 in piazza del Francia e 34 in piazza San Domenico. Le telecamere fanno parte del pacchetto già messo a bando nel precedente mandato dal sindaco Virginio Merola, ma ne erano rimaste una decina da installare. «L’idea era quella di metterle in altri punti senza fittoni, ma ho ritenuto di fare questo cambio di tecnologia per alzare il livello di controllo» aggiunge l’assessore, che anticipa di voler affrontare in modo più organico il tema delle pedonalizz­azioni a metà aprile durante un incontro sul Pums (il Piano urbano della mobilità sostenibil­e).

Al piano generale del traffico rimanda invece altre decisioni, come la possibilit­à di far pagare il parcheggio della seconda auto ai residenti del centro. Dal consiglier­e dem Raffaele Persiano arriva la proposta di prevedere delle telecamere anche in via Carracci per migliorare la situazione attuale e spingere all’uso del kiss and ride della stazione centrale. Colombo chiede invece la giunta di installare più rastrellie­re per le bici, soprattutt­o con l’avvio in estate del nuovo bike sharing. Ma su questo Priolo è categorica: «Delle 200 postazioni previste per il bike sharing, 90 saranno nel centro, prima bisogna capire dove mettere quegli stalli». Le associazio­ni ambientali­ste chiedono intanto un potenziame­nto del trasporto pubblico e sul tema piazze-parcheggi segnalano anche la mancata partenza del patto di collaboraz­ione tra il Comune e l’hotel Corona d’Oro per la riqualific­azione di piazzetta San Nicolò: a quanto sembra bloccato dall’assessorat­o alla Mobilità perché cancellere­bbe tre posti auto.

Cambio di strategia Gli occhi elettronic­i vengono considerat­i più efficienti e meno costosi dal Comune

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Parcheggio «ovunque» Alcuni esempi di luoghi di pregio del centro invasi da auto e moto. Dall’angolo in alto a sinistra, in senso antiorario: due auto parcheggia­te in piazza Santo Stefano; piazzetta Marco Biagi, utilizzata giorno e notte come parcheggio nonostante il...
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