COLIANDRO «OCCUPA» L’AUTOSTAZIONE
L’ispettore Coliandro torna in città. Per girare la nuova serie della fiction Rai la produzione «occuperà» un buon pezzo dell’Autostazione fino a giugno.
Da Set Up a set e basta. All’Autostazione di piazza XX settembre arriva l’ispettore Coliandro. L’edificio sarà infatti trasformato nella Questura di Bologna dove opera il poliziotto interpretato dall’attore Giampaolo Morelli. Al primo piano, dove dal 2013 al 2017 si è svolta la kermesse di arte contemporanea under 35 Set Up, collaterale unofficial di Arte Fiera, si trasferirà la troupe della Rai guidata dai Manetti Bros e in alcune sale verranno allestiti dei veri e propri set, dove si gireranno le scene di interni della Questura dell’ispettore Coliandro.
La produzione è al lavoro da alcuni giorni per organizzare gli spazi (più limitati rispetto a quelli occupati da Set Up) che riguarderanno anche le sale della produzione, riunioni, sartoria e quant’altro. Poi ci sono i veri e propri set, come gli uffici dei vari ispettori e funzionari, ricavati nella grande sala della reception e della direzione di Set Up (e prima ancora della redazione giornalistica de il Domani) e, in particolare, nelle stanze che si affacciano con delle spettacolari vetrate su piazza XX settembre. La troupe della Rai resterà all’Autostazione per 4 mesi, cioè fino alla fine di giugno, per realizzare i 4 episodi della nuova serie di Coliandro.
L’accordo con la partecipata che gestisce l’edificio (che fra poco più di un anno verrà ristrutturato completamente con un investimento già accantonato di quasi 10 milioni di euro) riguarda anche la produzione del 2019 e quindi altri 4 mesi nel prossimo anno per la successiva serie. Le riprese dureranno 14 settimane e inizieranno il 26 marzo.
La presenza di tante persone a tutte le ore (sono tante le scene che si gireranno nel cuore della notte, non solo lì, ma in giro per la città, con un andirivieni della produzione) all’interno e negli spazi esterni dell’hub dedicato ai pullman e teatro in passato di fatti di cronaca nera (ora le cose, con i primi interventi di riqualificazione, sono migliorate) è visto con molto favore anche dalle «vere» forze dell’ordine: una sorta di finto piano sicurezza, eppure potenzialmente efficace nella realtà. Peraltro un mese fa si è aperto in Prefettura il primo tavolo sulla sicurezza dedicato proprio all’Autostazione. L’ispettore Coliandro, insomma, arriva a pennello. Recuperare risorse da spazi non utilizzati e al tempo stesso popolare l’edificio, creando una sorta di ulteriore presidio, è un virtuosismo che potrebbe proseguire anche con altre presenze culturali che temporaneamente intendono utilizzare quelle centinaia di metri quadrati. In questa direzione ci sono colloqui in corso con l’Arena del Sole per un eventuale location per un festival estivo dedicato ai migranti.