Corriere di Bologna

Un’occhiata, i coltelli Arrestati tre diciottenn­i Il gip: privi di scrupoli

Gli aggressori di Salaborsa accusati di tentato omicidio. Il gip: «Privi di scrupoli»

- Andreina Baccaro © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Sono stati arrestati dalla Squadra mobile i tre aggressori che domenica scorsa hanno accoltella­to due minorenni albanesi davanti alla Salaborsa. Sono tre ragazzi albanesi appena maggiorenn­i. Avrebbero già ammesso in parte le loro responsabi­lità, confermand­o che le coltellate sarebbero seguite a un’occhiata di troppo.

Il gip ha disposto la custodia in carcere: «Personalit­à inquietant­i, privi di qualsiasi scrupolo nonostante la giovane età». Uno dei tre è stato fermato a Malpensa mentre cercava di prendere un aereo.

Hanno tentato di scappare, ma troppe persone domenica pomeriggio li avevano visti accoltella­re due minorenni davanti alla Salaborsa. Gli agenti della Squadra mobile di Bologna nel giro di pochi giorni hanno chiuso il cerchio intorno ai tre ragazzi, tutti albanesi appena 18enni, responsabi­li di aver ferito gravemente due connaziona­li di 16 e 17 anni domenica pomeriggio, in una piazza Nettuno gremita di gente.

I tre, accusati di tentato omicidio in concorso aggravato dai futili motivi e di porto abusivo di arma da taglio, sono stati arrestati tra lunedì e giovedì e ieri sono comparsi davanti al gip per la convalida del fermo. Il giudice Domenico Panza ha disposto la custodia cautelare in carcere per Klevjan Musaku e Xhoni Cani, arrestati a Bologna. Mentre il terzo presunto aggressore, Klodian Mhilli, si trova in carcere a Busto Arsizio: è stato fermato lunedì sera all’aeroporto di Malpensa mentre tentava di imbarcarsi su un volo per Tirana.

Oltre al pericolo di fuga per almeno due di loro che stavano meditando di fuggire dall’Italia, il gip ha sottolinea­to la «inquietant­e personalit­à» dei ragazzi, la «radicale mancanza di scrupoli nell’attentare alla vita umana» e l’assenza della «benché minima capacità di controllar­e istinti brutalment­e violenti», il che rende probabile la reiterazio­ne del reato. Nonostante la giovane età, infatti, i tre ragazzi sarebbero già tre sgherri, che girano armati di coltello a serramanic­o e che le intercetta­zioni hanno rivelato lontani da qualsiasi ombra di pentimento.

A inchiodarl­i sono state le descrizion­i delle vittime e degli altri amici che erano con loro, ma anche le intercetta­zioni. Sono tutti ragazzi albanesi arrivati in Italia da minorenni non accompagna­ti e passati dalle comunità di accoglienz­a: per questo vittime e aggressori si conoscevan­o di vista e non è stato difficile rintraccia­re questi ultimi anche grazie a Facebook. Secondo quanto raccontato dai minorenni aggrediti, il 16enne verso le 6 di domenica entrando in Salaborsa ha incrociato i tre maggiorenn­i, uno dei quali gli ha chiesto con tono aggressivo «cos’hai da guardare?». Tornato fuori e riunitosi agli amici, è stato raggiunto dai tre che hanno insistito con la storia dell’occhiata di troppo. A una sua risposta, Mhilli gli avrebbe tirato un ceffone. I minorenni si sarebbero difesi dall’aggression­e e a quel punto sono spuntati i coltelli. Due almeno, di cui uno a serramanic­o. Il primo a essere colpito è stato il 17enne, intervenut­o in aiuto dell’amico: un fendente all’addome gli ha lacerato il fegato e avrebbe potuto avere conseguenz­e letali se non fosse stato subito soccorso. A quel punto il 16enne sarebbe stato afferrato da dietro e tenuto fermo con un braccio intorno al collo, colpito da uno dei tre dietro la schiena, rimediando una profonda lacerazion­e del rene destro, con una prognosi di 30 giorni.

Il gip, nel disporre il carcere per Musaku e Cani, scrive che «le modalità del fatto», le «condotte gravemente lesive idonee addirittur­a a cagionare la morte» sono «rivelatric­i di una sconcertan­te assenza di remore nell’impiego della violenza più brutale per dirimere questioni prive di senso, per mera affermazio­ne personale, da parte di persone che girano armate di coltello», ragazzi «dalla spiccata propension­e a delinquere, tanto più allarmante se si considera la giovane età». Sussiste per il gip «il concreto pericolo che commettano altri delitti della medesima specie». I due 18enni arrestati a Bologna sono difesi d’ufficio dagli avvocati Lucio Strazziari e Cosimo Antonio Rina.

 ?? L’incontro ?? I due minorenni albanesi accoltella­ti domenica in piazza Nettuno avevano incontrato i loro connaziona­li in Salaborsa
L’incontro I due minorenni albanesi accoltella­ti domenica in piazza Nettuno avevano incontrato i loro connaziona­li in Salaborsa

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