Gli abiti civili che mascherano i fascismi

«Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia». Mi sono ricordato di questa frase detta da Pericle agli ateniesi (v secolo a.C.) nel leggere questo pamphlet di Umberto Eco, testo di una famosa lezione tenuta nel 1995 dopo il massacro di Oklahoma City alla Columbia University: 50 pagine stupende che ci spiegano in quali forme il fascismo non smette di avvelenare la nostra vita, talvolta «travestito» con abiti civili! Eco individua infatti quattordici archetipi del fascismo eterno (culto della tradizione al rifiuto del modernismo, disaccordo come tradimento alla paura del diverso, ossessione del complotto) e di ognuno spiega il meccanismo con parole efficaci, illustrando la differenza rispetto al pensiero democratico. Un libro da leggere e da regalare a piene mani – ai giovani che non hanno vissuto il fascismo e anche ai meno giovani che hanno dimenticato cosa significa –, per far capire l’importanza di tenere alta la guardia contro certi rigurgiti di pensiero (e di azione), una raffinata e attualissima lezione per riconoscere il fascismo ovunque si annidi. Umberto Eco «Il fascismo eterno» La nave di Teseo pp. 51 – euro 5