«TOUT COURT» FESTIVAL FRANCOFONO
Oggi e domani al Lumière la proiezione di venti corti, proiettati in lingua originale con sottotitoli italiani, provenienti da Algeria, Belgio, Canada, Francia, Reunion, Guadalupa, Senegal e Svizzera. Sono le nuove voci di quei «cinema»
Il cortometraggio costituisce ancora oggi un ponte verso formati audiovisivi più lunghi, un laboratorio per maturare esperienze significative e un’aspirazione in grado di traghettare a un approdo più maturo. Eppure sarebbe un errore considerare i corti solo come dei passaggi propedeutici o relegarli in un circuito troppo ristretto, vista la straordinaria proliferazione di lavori degli ultimi anni, spesso grazie al web e alle nuove tecnologie disponibili. In Francia se ne sono accorti già da un po’, tanto che uno dei principali festival europei dedicati ai formati brevi è proprio quello di inizio febbraio a ClermontFer rand. Per questo risulta stuzzicante la possibilità di poter vedere raggruppate a Bologna un aventina di opere recenti provenienti dall’ area francofona. Grazie alla terza edizione del festival di cortometraggi «Tout court - Nuove voci del cinema francofono», in programma oggi e domani al cinema Lumière di Piazzetta Pasolini. Venti corti, proiettati in lingua originale con sottotitoli italiani, provenienti da Algeria, Belgio, Canada, Francia, Reunion, Guadalupa, Senegal e Svizzera. Proposti dall’associa zio neNuVo divi a Santa Margherita 7/2, nata nel 2016 dall’incontro di appassionati di cinema provenienti da varie latitudini del mondo, e distribuiti su quattro spettacoli, alle 17,30 e alle 20 in entrambi i giorni di programmazione, con un’appendice giovedì 22 marzo al circolo Abajur di Ravenna. Un’ iniziativa inserita all’ interno del programma approntato dall’Alliance Française per il« Mois del a Fra nc oph on ie»,ch esi aprirà con cinque cortometraggi che raccontano la violenza e la povertà delle metropoli e la spensieratezza dei bambini. A cominciare da «Clac!», esordio del trentenne attore e regista fran- cese Fabien Ara. Venti minuti che saranno introdotti dall’attore protagonista, Serge Barba gallo, che a una lunga e solida carriera teatrale ha affiancatone gliann il’ interpretazione divari ruoli allat ve al cinema. Il film racconta di un compleanno, festeggiato al ristorante con la famiglia ma turbato dai propositi di suicidio di una madre affetta da Alzheimer. Dopo un rinfresco preparato dal Cafè de la Paix, alle ore 20 toccherà a un secondo blocco di cortometraggi, fra i quali il bizzarro Belle à coquer che propone una storia d’amore non priva di ostacoli. Il protagonista, sul filo del paradosso grottesco, è un intenditore di alta cucina cannibale i nnamorato pe rdut a mente della sua vicina di casa, che ha il solo difetto di essere un’inguaribile vegetariana.