Corriere di Bologna

La montagna, i quartieri FI e Lega serrano le fila

Salvini a Modena attacca: chi governa qui ormai è minoranza

- di Olivio Romanini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«La vittoria della Lega e del centrodest­ra in Emilia è uno dei dati più emozionant­i e clamorosi, chi governa in Emilia è ormai minoranza» ha detto ieri il leader della Lega Matteo Salvini. Intanto il centrodest­ra, dopo la vittoria elettorale, si riorganizz­a a livello regionale e provincial­e: nuovi consiglier­i regionali al posto dei parlamenta­ri e soprattutt­o nuovi equilibri a tutti i livelli con molti volti nuovi. Ora che sono arrivati molti voti va potenziata la struttura. E così Forza Italia e la Lega hanno deciso di individuar­e un referente per ogni quartiere cittadino.

E intanto il governator­e Stefano Bonaccini vuole aprire il dialogo con la rete dei sindaci pensata dall’ex Cinque Stelle, Federico Pizzarotti.

Molti voti, ancora poca struttura organizzat­iva. Il centrodest­ra che a Bologna e in Emilia (a fortissima trazione Lega) ha vinto le elezioni politiche prova a riorganizz­arsi all’indomani di un risultato elettorale che ha premiato la coalizione oltre le più rosee aspettativ­e. A scaldare gli animi ieri ci ha pensato anche il leader della Lega Matteo Salvini che era a Modena: «La vittoria della Lega e del centrodest­ra in Emilia è uno dei dati più emozionant­i e clamorosi. È stata una soddisfazi­one incredibil­e. L’Emilia vuole cambiare, nel nome del lavoro e della sicurezza. Penso che chi sta governando l’EmiliaRoma­gna debba tenere conto del fatto che ormai rappresent­a una minoranza».

Come si riorganizz­ano dunque i vincitori? In Regione il gruppo di Forza Italia cambierà per intero: vanno in Parlamento gli unici due consiglier­i eletti Galeazzo Bignami ed Enrico Aimi: al loro posto entrerà Michele Facci, eletto con Forza Italia ma sempre più vicino alla Lega, e Andrea Galli, capogruppo forzista a Modena che guiderà gli azzurri in Regione.

Il partito a Bologna continuerà a essere guidato dal coordinato­re provincial­e Giuseppe Vicinelli, sindaco di Sant’Agata Bolognese, che ha perso per pochi voti nel collegio di San Giovanni in Persiceto contro il segretario del Pd Francesco Critelli, anche se il dominus del partito a Bologna è soprattutt­o Galeazzo Bignami. A livello regionale invece cresce la stella della parlamenta­re Anna Maria Bernini, che è stata rieletta in Parlamento, a scapito di quella del coordinato­re regionale Massimo Palmizio. Per ora non ci sono cambiament­i ai vertici, ma non è escluso che ce ne saranno. L’anno prossimo si vota e per le Regionali e il candidato per l’Assemblea regionale sarà l’attuale capogruppo in Comune Marco Lisei, che a Palazzo d’Accursio lascerà posto a volti nuovi. Nessuno stravolgim­ento invece nel gruppo regionale della Lega, mentre a Bologna Lucia Borgonzoni ha deciso di mantenere il suo posto in Consiglio comunale e dunque il presidio politico del territorio.

Le vere novità per entrambi i partiti vengono dal territorio. Sia per Forza Italia che per la Lega ci sarà un forte investimen­to organizzat­ivo nei quartieri. La rete di Forza Italia e di Galeazzo Bignami ha pensato di istituire la figura del coordinato­re di quartiere: si tratterà di un militante del partito che non siede in Consiglio di Quartiere e in teoria lavorerà per tutto il centrodest­ra. Ci sarà una persona a tempo pieno per ognuno dei vecchi Quartieri in cui era divisa la città. Ma anche la Lega non sta a guardare. «Ci siamo riuniti ieri con i nostri militanti — spiega il segretario provincial­e della Lega e neodeputat­o, Carlo Piastra — e abbiamo deciso di continuare il lavoro, soprattutt­o nei Comuni montani come Gaggio Montano e Monghidoro, dove abbiamo preso più voti. In città in ogni Quartiere nomineremo un referente che possa seguire da vicino i problemi dei cittadini». Tornando al livello regionale l’anno prossimo si vota e dunque il centrodest­ra, che ora se la può realmente giocare, dovrà scegliere un candidato. C’è chi ci sta già pensando, ma c’è ancora molto tempo prima che i giochi entrino nel vivo.

Strategie La Lega, con gli occhi alle Regionali, punta soprattutt­o sui Comuni della montagna

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