Liceo Dalla, vincono i genitori «Ripristinate le ore di musica»
Il Tar boccia il taglio alle lezioni pratiche: l’ascolto non può sostituirle
«Le attività tecnico-pratiche rappresentano la finalità principale di questa tipologia di liceo. E in questo caso l’ascolto non può essere parificato all’esecuzione e all’interpretazione con uno strumento, che vanno salvaguardate». Sono le motivazioni con cui la sentenza del Tar del Lazio ha dato ragione ai genitori emiliano-romagnoli che avevano presentato ricorso contro il taglio di 33 ore sulle 99 che nei licei musicali, tra i quali il Lucio Dalla di via del Riccio, devono essere dedicate alle lezioni frontali di strumento musicale. Una riduzione voluta dal ministero dell’Istruzione e più volte rivendicata e giustificata con la carenza di organico (motivazione invece rigettata dai giudici).
Una decisione che arriva dopo un lungo iter giudiziario e amministrativo a colpi di ricorsi e sospensive, che aveva visto già nel 2016 una sentenza analoga dare ragione a un gruppo di genitori di Roma, ma che successivamente era stata ribaltata dal Miur con un nota ministeriale con la quale durante l’anno scolastico in corso è entrata in vigore la scure sulle lezioni pratiche: di fatto per gli studenti è venuta a mancare la seconda ora settimanale del primo strumento scelto nel percorso di studi, sostituita con un’ora collettiva di ascolto. Una procedura, che secondo i giudici Riccardo Savoia, Maria Cristina Quiligotti e Emanuela Loria non è corretta. Accettate quindi le riserve presentate delle mamme e dei papà, assistiti dall’avvocato romano Domenico Naso.
Ad alcuni genitori bolognesi la notizia è arrivata mentre si trovavano in Comune per partecipare all’udienza conoscitiva chiesta dal Movimento 5 Stelle per avere un quadro della situazione del liceo Dalla. Saverio Calabrese, presidente del Consiglio d’istituto, e Giulia La Face, una delle mamme che hanno presentato il ricorso, sono subito andati in pressing sulla dirigenza scolastica, annunciando di voler chiedere il prima possibile il ripristino delle 99 ore di pratica previste dal piano di studi. Alla luce della sentenza, in realtà datata 10 ottobre 2017 ma resa nota solo ieri, i genitori potrebbero anche fare richiesta di recuperare tutte le lezioni perse finora. Molto dipenderà però dalle scelte del Miur: se farà ricorso al Consiglio di Stato, o meno. Intanto la dirigente scolastica Maria Grazia Cortesi, che ha annunciato l’arrivo di 150.000 euro grazie alla vittoria di un progetto Pon (serviranno per nuovi strumenti e attrezzature) chiarisce da subito che informerà l’Ufficio scolastico regionale per sapere come regolarsi. Da Cortesi è arrivata anche la richiesta di «spazi maggiori, perché quelli attuali si stanno dimostrando limitati».