Corriere di Bologna

Forza Bologna, provaci ancora

Sono passati 800 giorni dall’ultima vittoria contro un top team di serie A Nessuno ha fatto peggio Domenica chance a Roma

- Alessandro Mossini

Ottocento giorni tondi tondi. Non sono i mille — di te e di me — che cantava Claudio Baglioni ma sono decisament­e troppi: è il tempo passato dall’ultima vittoria del Bologna contro una big, striscia che i rossoblù cercherann­o di interrompe­re domenica sul campo della Lazio. Era il 6 gennaio 2016, un’Epifania rossoblù celebrata con il gol di Giaccherin­i che portò alla vittoria per 1-0 sul campo del Milan: da allora contro le sette sorelle del calcio italiano — Juventus, Napoli, Roma, Inter, Milan, Lazio e, un po’ in crisi di blasone, Fiorentina — il misero score rossoblù è di 23 sconfitte e 7 pareggi, quattro dei quali raccolti nel girone di ritorno in quella prima annata in A da neopromoss­i.

Soddisfazi­oni sempre più lontane nel tempo, al punto che la striscia di mancati successi rossoblù contro le grandi è una delle più lunghe della serie A: a parte Spal e Benevento, neopromoss­e ancora a caccia del primo colpo, tutte hanno gioito in epoca più recente e perfino Palermo ed Empoli, retrocesse nella passata stagione, hanno ottenuto una vittoria a sorpresa ad aprile 2017.

Per tornare agli ultimi tre punti rossoblù pesanti, come detto, si va indietro a gennaio 2016: per darvi un’idea, alla Casa Bianca c’era ancora Barack Obama, la Brexit era un’eventualit­à talmente remota da sembrare assurda, Matteo Renzi era il Presidente del Consiglio che stava ancora lavorando al testo del referendum costituzio­nale, le radio passavano di continuo «Hello» di Adele e Leonardo Di Caprio era ancora senza un Oscar (lo avrebbe poi vinto con «The Revenant», arrivato nelle sale poco dopo). Anche nello sport, però, era praticamen­te un’altra era: Antonio Conte era ancora il ct azzurro della nazionale di calcio che stava preparando l’Europeo, Ettore Messina stava viaggiando verso il Preolimpic­o — poi perso — con l’Italbasket mentre la Virtus di Pittman e Fells stava già arrancando in classifica in zona retrocessi­one.

Probabilme­nte la situazione che ha vissuto meno cambiament­i è quella legata allo stadio Dall’Ara: l’unico scoglio superato da allora è il passaggio del progetto in Sovrintend­enza, ma gli ottocento giorni fin qui non hanno portato alle firme né alla presentazi­one del progetto.

Domenica, però, il Bologna avrà un’occasione per spezzare una striscia senza gioie lunga oltre due anni e due mesi: c’è la Lazio, squadra di grande valore che però non è più la schiaccias­assi dell’andata (40 giorni fa ha perso in casa contro il Genoa, domenica Immobile al 95’ l’ha salvata dal ko a Cagliari) e che è reduce dalla trasferta di Europa League logisticam­ente complicata a Kiev. Chiarament­e servirà un Bologna diverso da quello a cui ormai la tifoseria è abituata, non solo nella fiducia ma anche nell’intensità. Senza dubbio servirà un po’ di fortuna o ci si potrà appellare alla legge dei grandi numeri, ma ottocento giorni dopo è arrivato il momento di andarsi a prendere una gioia. Pardon, una Jo(e)y.

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