Forza Bologna, provaci ancora
Sono passati 800 giorni dall’ultima vittoria contro un top team di serie A Nessuno ha fatto peggio Domenica chance a Roma
Ottocento giorni tondi tondi. Non sono i mille — di te e di me — che cantava Claudio Baglioni ma sono decisamente troppi: è il tempo passato dall’ultima vittoria del Bologna contro una big, striscia che i rossoblù cercheranno di interrompere domenica sul campo della Lazio. Era il 6 gennaio 2016, un’Epifania rossoblù celebrata con il gol di Giaccherini che portò alla vittoria per 1-0 sul campo del Milan: da allora contro le sette sorelle del calcio italiano — Juventus, Napoli, Roma, Inter, Milan, Lazio e, un po’ in crisi di blasone, Fiorentina — il misero score rossoblù è di 23 sconfitte e 7 pareggi, quattro dei quali raccolti nel girone di ritorno in quella prima annata in A da neopromossi.
Soddisfazioni sempre più lontane nel tempo, al punto che la striscia di mancati successi rossoblù contro le grandi è una delle più lunghe della serie A: a parte Spal e Benevento, neopromosse ancora a caccia del primo colpo, tutte hanno gioito in epoca più recente e perfino Palermo ed Empoli, retrocesse nella passata stagione, hanno ottenuto una vittoria a sorpresa ad aprile 2017.
Per tornare agli ultimi tre punti rossoblù pesanti, come detto, si va indietro a gennaio 2016: per darvi un’idea, alla Casa Bianca c’era ancora Barack Obama, la Brexit era un’eventualità talmente remota da sembrare assurda, Matteo Renzi era il Presidente del Consiglio che stava ancora lavorando al testo del referendum costituzionale, le radio passavano di continuo «Hello» di Adele e Leonardo Di Caprio era ancora senza un Oscar (lo avrebbe poi vinto con «The Revenant», arrivato nelle sale poco dopo). Anche nello sport, però, era praticamente un’altra era: Antonio Conte era ancora il ct azzurro della nazionale di calcio che stava preparando l’Europeo, Ettore Messina stava viaggiando verso il Preolimpico — poi perso — con l’Italbasket mentre la Virtus di Pittman e Fells stava già arrancando in classifica in zona retrocessione.
Probabilmente la situazione che ha vissuto meno cambiamenti è quella legata allo stadio Dall’Ara: l’unico scoglio superato da allora è il passaggio del progetto in Sovrintendenza, ma gli ottocento giorni fin qui non hanno portato alle firme né alla presentazione del progetto.
Domenica, però, il Bologna avrà un’occasione per spezzare una striscia senza gioie lunga oltre due anni e due mesi: c’è la Lazio, squadra di grande valore che però non è più la schiacciasassi dell’andata (40 giorni fa ha perso in casa contro il Genoa, domenica Immobile al 95’ l’ha salvata dal ko a Cagliari) e che è reduce dalla trasferta di Europa League logisticamente complicata a Kiev. Chiaramente servirà un Bologna diverso da quello a cui ormai la tifoseria è abituata, non solo nella fiducia ma anche nell’intensità. Senza dubbio servirà un po’ di fortuna o ci si potrà appellare alla legge dei grandi numeri, ma ottocento giorni dopo è arrivato il momento di andarsi a prendere una gioia. Pardon, una Jo(e)y.