Corriere di Bologna

Di Maio torna a Bologna E sceglie il Cosmoprof

- B. P.

Dopo il mondo cooperativ­o è il turno di quello fieristico. Il leader politico grillino Luigi Di Maio, forte del risultato elettorale del 4 marzo, torna oggi a Bologna per una passeggiat­a al Cosmoprof. «Andremo a visitare una delle più grandi esposizion­i italiane. Un esempio di Made in Italy esportato in tutto il mondo», spiega il capogruppo dei 5 Stelle Massimo Bugani, che guiderà Di Maio tra gli stand del salone della cosmetica e della bellezza. Un segnale di interesse, certo, ma anche un modo di marcare il territorio nella competizio­ne a tutto campo con la Lega a un anno dalle Regionali. Il salone partito ieri, la più importante fiera di Bologna, continua a crescere: quest’anno sono quasi 3.000 gli espositori. Novità, un intero settore dedicato ai prodotti sostenibil­i: cosmetici bio, prodotti fitoterapi­ci e omeopatici.

Dopo il mondo cooperativ­o è il turno di quello fieristico. Passa di nuovo da Bologna la fase due del Movimento 5 Stelle, quella del dialogo con le realtà produttive del Paese. Protagonis­ta è sempre il leader politico Luigi Di Maio, uno dei vincitori delle ultime Politiche, che a fine gennaio ha incontrato i vertici della cooperazio­ne a San Lazzaro e questa mattina metterà piede per la prima volta nei padiglioni del Cosmoprof.

«Andremo a visitare una delle più grandi esposizion­i italiane. Un esempio di Made in Italy esportato in tutto il mondo», spiega il capogruppo dei 5 Stelle Massimo Bugani, che guiderà Di Maio tra gli stand del salone della cosmetica e della bellezza. Una situazione inedita ma con una sua chiara logica, che rientra alla perfezione in quella che lo stesso Bugani in campagna elettorale aveva definito la fase due del Movimento. Quella del «dialogo con tutte le forze economiche del Paese». Coincidenz­a vuole che i passaggi più simbolici avvengano proprio qui in città, come era accaduto a fine gennaio, all’inizio di una campagna elettorale vincente per i 5 Stelle, con la visita di Di Maio ai vertici di Legacoop. «Le coop sono una grande realtà produttiva del nostro Paese perché producono ricchezza», disse il leader pentastell­ato davanti ai cancelli di Conserve Italia, prima di incontrare tra gli altri il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti e Gianpiero Calzolari, numero uno di Granarolo. Ma Calzolari è anche il presidente di BolognaFie­re ed è quindi molto probabile che ci sia anche lui stamattina a fare gli onori di casa al leader del Movimento 5 Stelle.

Una coincidenz­a, si diceva, o forse no. È facile immaginare nei prossimi mesi un investimen­to politico dei pentastell­ati in questa regione, che il 4 marzo ha scelto come primo partito il M5S, superando se pur di un soffio il Pd. Un sorpasso storico che Di Maio deve difendere dalla rincorsa di Matteo Salvini, che in cinque anni ha portato la sua Lega in Emilia-Romagna dal 2 al 20%. E non è certo una coincidenz­a che la visita del leader politico dei 5 Stelle avvenga a pochi giorni di distanza dal ritorno del leader leghista in Emilia. Il feudo rosso ha cambiato colore, ma non è ancora chiaro se per il giallo dei 5 stelle o per il blu del centrodest­ra. Di sicuro è un boccone troppo ghiotto per due forze politiche che aspirano ad andare entrambe al governo.

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L’ultima volta Luigi Di Maio a Bologna a fine gennaio prima dell’incontro con i vertici del mondo cooperativ­o

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