Dubbio Donadoni: forse è lui a saltare la Lazio
Il tecnico ha l’influenza. Rossoblù ancora con la difesa a tre. In attacco favorito Palacio
Roberto Donadoni è in dubbio per la partita di domani sera a Roma sul campo della Lazio: detta così — dopo una settimana di colloqui, confronti e critiche — uno potrebbe anche pensare a clamorosi ribaltoni tecnici, invece l’allenatore rossoblù deve semplicemente fronteggiare una forma influenzale abbastanza pesante che ieri gli ha impedito di dirigere l’allenamento. Il rischio è che Donadoni debba saltare anche la rifinitura di questa mattina a Casteldebole — mentre è stata annullata l’abituale conferenza stampa della vigilia — ma per domani sera all’Olimpico le speranze di recupero sono maggiori, viceversa la platea toccherà ai suoi due vice, Gotti e Bortolazzi.
Oltre ai dubbi sulla guarigione dell’allenatore, ci sono anche quelli di natura tecnico-tattica: la Lazio in Europa League ha giocato una partita molto solida, da grande squadra, mostrando una delle prestazioni migliori degli ultimi due mesi e in casa rossoblù il dubbio sembra fissato tra il 3-5-2 usato nelle ultime partite e l’anomalo 3-4-3 provato nel corso della settimana. L’unica vera certezza pare la difesa a tre, diventata ormai abituale quando il Bologna affronta squadre che difendono a tre: ieri è rientrato in gruppo De Maio (che ha, lui sì, smaltito l’influenza) e il ballottaggio dovrebbe essere tra Romagnoli e Gonzalez, ma in settimana sono stati provati anche centrali anomali come Mbaye e Torosidis.
Il nodo principale da sciogliere è in mediana: schierare cinque uomini con Donsah e il recuperato Dzemaili o prendersi il grosso rischio di affiancare un solo centrocampista a Pulgar (in quel caso, ballottaggio tra le due mezze ali) per inserire un esterno in più in avanti? Nel caso, in avanti si potrebbe rivedere Krejci ma non è nemmeno da escludere un atteggiamento più prudente con due terzini a tutta fascia (Mbaye o Krafth a destra, Masina a sinistra) e la coppia Verdi-Di Francesco ai lati della punta centrale. Già, il centravanti: con Palacio rientrato da diversi giorni a pieno regime l’idea è che il Trenza torni subito dal primo minuto vincendo il ballottaggio con Destro per un Bologna da battaglia e ripartenza come quello che fece una discreta figura sul campo del Napoli. Difficile pensare di vedere entrambi dal primo minuto, dato che l’argentino è reduce da uno stop per problemi muscolari e l’idea di fargli fare il tornante pare ormai accantonata da qualche tempo: possibile che Destro debba nuovamente accomodarsi in panchina.
In casa Lazio, invece, oggi Simone Inzaghi avrà una risposta definitiva sulle condizioni di Milinkovic-Savic, anche ieri fermo per l’affaticamento muscolare che lo ha già costretto a saltare il trionfo sul campo della Dinamo Kiev: in caso di forfait, i biancocelesti potrebbero affrontare il Bologna con la squadra ad alto tasso tecnico che ha vinto in Ucraina con Luis Alberto arretrato nel ruolo di mezz’ala e Felipe Anderson a supporto di Immobile.