Corriere di Bologna

Scaricabar­ile tassisti-Comune Merola: servono più licenze

Dopo il venerdì nero del Cosmoprof. I sindacati degli autisti: «Noi capro espiatorio»

- Facchini

Dopo il venerdì nero dei taxi bolognesi, con attese più lunghe del solito in concomitan­za col debutto di Cosmoprof, il sindaco Virginio Merola affronta il tema delle licenze: «È necessario aumentare le licenze: ora il servizio è decisament­e insufficie­nte, in particolar­e in alcune fasce orarie».

Ad esprimere lo stesso concetto era stata appena due settimane fa l’assessore alla mobilità Irene Priolo, annunciand­o la richiesta di 36 nuove licenze all’autorità per i trasporti, che però non ha ancora sbloccato la situazione. Per l’amministra­zione, al lavoro nel frattempo per nuove iniziative legate al car sharing proprio per risolvere almeno in parte i problemi di viabilità, l’ampliament­o del parco mezzi è necessario soprattutt­o nelle ore notturne. Cioè «quando gira solo il 20% delle auto», aveva detto Priolo.

Merola non punta il dito contro nessuno — «più che additare delle responsabi­lità dico che dobbiamo migliorare tutti assieme. Come amministra­zione credo sia utile impegnarsi perché il traffico sia più fluido», ha scritto nella sua newsletter settimanal­e — diversamen­te i tassisti, che invece incalzano Palazzo d’Accursio: «L’amministra­zione si prenda le sue responsabi­lità: è vero, venerdì è stata una giornata difficile, ma non possiamo diventare il capro espiatorio di quanto accaduto», dice infatti Ermanno Simiani, presidente regionale del sindacato UriTaxi. «Si sapeva da tempo che per Cosmoprof sarebbero arrivate a Bologna circa 150mila persone — continua —: perché non ci si è attrezzati con una navetta da e per la stazione almeno negli orari di punta? Durante l’arco del giornata il nostro servizio è stato infatti regolare, i problemi ci sono stati solo in arrivo e in uscita dalla fiera. Bastava organizzar­si meglio». Quanto alle nuove licenze annunciate dall’assessore Priolo, Simiani osserva: «Non servono. Con 706 mezzi siamo già tarati per una città da 380mila abitanti, in situazioni normali 36 nuovi taxi rischiereb­bero solo di essere in eccesso e di finire poi inghiottit­i nel traffico, esattament­e come gli altri, ogni volta che ci sono manifestaz­ioni con così tanti arrivi in città».

Fatto sta che, due giorni fa, le file in attesa di un’auto bianche sono state lunghe. E gli utenti certo non soddisfatt­i del servizio. Non che quello del trasporto pubblico cittadino abbia dato una gran mano: da Tper fanno sapere che in occasione del salone del beauty è stata potenziata solo la linea 35/A.

Oltre alla scarsa collaboraz­ione con Palazzo D’Accursio per una navetta ad hoc, per il presidente del sindacato ci sono poi anche altre ragioni alla base del caos di venerdì, giornata che di solito è già di per sé piena di lavoro per i taxi bolognesi: dalla «mancata presenza dei vigili negli snodi principali del traffico» ad alcuni cantieri di troppo; dall’emergenza buche post-nevicata non ancora del tutto risolta ai «rallentame­nti dovuti controlli delle forze dell’ordine contro i tassisti abusivi. Tutte le volte che ci sono manifestaz­ioni come Cosmoprof chiediamo delle modifiche alla viabilità, ma non ci ascolta mai nessuno».

Fra meno di dieci giorni Bologna ospiterà un altro grande evento, la Fiera internazio­nale del libro per ragazzi: il copione sarà lo stesso?

Simiani (UriTaxi) Perché il Comune non ha messo una navetta da e per la stazione nelle ore di punta

Il sindaco Per quanto ci riguarda dico che come amministra zione sia utile impegnarsi perché il traffico sia più fluido

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