I TEPPISTI DEI MIRASOLI

Raffaele Cesari, portalettere avventizio di 22 anni, è stato arrestato con l’accusa di sottrazione di corrispondenza. Prove sono state rinvenute nel suo domicilio in via Mura S. Felice.

Ancora i «teppisti dei Mirasoli», ancora un soldato ferito al volto dai sassi scagliati, a Porta Castiglione, da quelli che la stampa chiama «torbido canagliume». Si registra molto malumore per la soppressione dei treni della Veneta, in particolare sulla linea da e per Portomaggiore e Massalombarda. La deputazione si è già mossa per protestare. In attesa di completare le installazioni per il lancio di razzi tonanti come sistema di allarme antiaereo, le autorità avvertono che il segnale sarà dato dai colpi a salve delle batterie antiaeree e dell’obice di San Michele in Bosco, ma anche dalla campana della Torre del Podestà a cui sono state aggiunte le sirene delle auto dei Pompieri lungo le principali vie. In alcuni casi la difesa provoca più danni dell’attacco. Sull’altare marmoreo della chiesa di San Francesco sono state individuate macchie prodotte dal sistema di protezione. Si è data la responsabilità alla sabbia uscita dai sacchi, ma probabilmente è stata l’ovatta inumidita a tingere il marmo. In via Frassinago, Norma Scarani, 25 anni, è stata trovata malamente legata e in stato di semiincoscienza dalla sorella Ada. La donna ha parlato di un’aggressione da parte di un uomo mascherato, ma la polizia ha scoperto trattarsi di un caso di autosuggestione di un’isterica che già aveva tentato due volte il suicidio. Fasulli sono anche quei mutilati che, vestiti da militari, chiedono l’elemosina. La loro presenza, dice qualcuno, potrebbe far pensare alla debolezza di un Paese che non si prende cura dei suoi reduci più bisognosi. Non è così, come dimostra lo spettacolo di varietà organizzato all’ospedale della Croce Rossa di via Milazzo per intrattenere i soldati feriti. Tra gli artisti, ha riscosso grande successo Alfredo Testoni che ha letto i suoi sonetti in dialetto bolognese. Si sta dando grande risalto pubblico al Laboratorio di Azione Civile di via Falegnami. Conta 250 operaie interne e 13mila esterne, distribuite tra gli 80 sottocomitati della provincia. Da ottobre a febbraio ha prodotto oltre 2 milioni di indumenti, utilizzando 1 milione e mezzo di stoffa e distribuendo 620mila lire di retribuzioni.