Corriere di Bologna

Virtus, cerotti e voglia di vincere «La Leonessa si può ingabbiare»

Continua l’emergenza infortuni (fuori Gentile e Ndoja), ma servono punti per i playoff

- Luca Aquino

Una condizione di emergenza permanente. Anche a Brescia, oggi pomeriggio (ore 17.30, diretta Eurosport 2 e Radio Bologna Uno), la Virtus avrà il roster ridotto all’osso. Non ci sarà Stefano Gentile, e questo si sapeva, ma anche il capitano Klaudio Ndoja salterà la partita. A fermarlo è un nuovo infortunio alla mano destra, quella che lo ha già tenuto fuori tre settimane fra gennaio e febbraio. In un organico che, come noto, regala un americano dall’inizio del campionato ogni assenza è pesante, figurarsi due. «Dobbiamo stringere i denti — sottolinea coach Ramagli —. Siamo in debito con la sorte, i problemi sono sul lavoro quotidiano perché sono oltre due mesi che non facciamo allenament­i al completo, però in partita si azzera tutto e trovi energie extra da mettere in campo come successo con Milano».

Ne serviranno tante, oggi, contro una Leonessa che non è più la sorpresa del campionato. Ha vinto le prime nove partite, ha centrato la finale di Coppa Italia e si è stabilita saldamente all’interno delle prime quattro. La Segafredo ha perso nei due precedenti faccia a faccia stagionali: col canestro a fil di sirena di Luca Vitali al PalaDozza e poi nei quarti di finale di Coppa Italia, senza Aradori e con l’infortunio di Ale Gentile a metà partita. I due bomber bianconeri anche oggi avranno gran parte del peso dell’attacco sulle loro spalle, ma servirà uno sforzo collettivo più che in altre occasioni per essere competitiv­i. A Venezia, senza l’ala casertana e con l’infortunio del fratello dopo dieci minuti, la Virtus è stata piegata solo da un miracolo di Austin Daye sulla sirena. Oggi servirà una prestazion­e di quel livello in quello che potrebbe non essere l’ultimo incrocio della stagione. Se la Virtus si qualifiche­rà per i playoff — serviranno almeno 5 vittorie in queste ultime 9 partite — lo farà quasi sicurament­e in una posizione fra la quinta e l’ottava che la opporrà a una delle prime quattro, fra le quali appunto Brescia, mai battute fin qui in stagione (0-6). «Dovremo cercare di vincere questa partita a prescinder­e dalla nostra situazione di roster perché ci darebbe due punti pesanti. Se dovessimo entrare nei playoff, qualunque sarà l’avversaria, le carte in tavola cambierann­o. Giocheremo su un campo complicato, dove spesso la Leonessa impone la sua pallacanes­tro. Il nostro obiettivo è invertire una tendenza per conquistar­e una vittoria importante».

Sullo sfondo c’è sempre il discorso mercato, con il club a caccia di un rinforzo che possa ricoprire entrambe le posizioni di ala. La proprietà attende delle proposte dell’area tecnica per poi muoversi di conseguenz­a, ma al momento i costi delle varie operazioni sono fuori mercato. «Sono valutazion­i che condivido con l’area tecnica e la proprietà — chiude Ramagli —. Posso dire che si tratta di un momento complicato che si è prolungato nel tempo, ma poi le consideraz­ioni è giusto che siano fatte in termini di collaboraz­ione interna e non pubblicame­nte. A Venezia sono sbottato dopo una sconfitta alla sirena perdendo un giocatore dopo l’altro, era una cosa che riguardava la partita non altro».

Alessandro Ramagli Siamo in debito con la sorte, ma dobbiamo stringere i denti: in partita si azzera tutto

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Agguerriti Luca Vitali, Marcus Slaughter e Oliver Lafayette

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