Nel segno dell’infanzia
Due mostre di illustrazioni a cielo aperto da martedì e «L’apprendista stregone» di Negrin dal 27 marzo in Salaborsa. Aspettando l’expo
Il seme della scoperta è nel segno fragile dell’infanzia, si riflette nelle forme e nei tratti che la colorano, che la traducono nella potenza dell’espressione artistica. Due mostre di illustrazioni a cielo aperto e una in Salaborsa, in attesa della settimana dedicata alla letteratura per i più piccoli, sono le strade di questo percorso. Così come le altre mostre e iniziative che si svilupperanno in occasione della Fiera del libro per ragazzi che si svolgerà dal 26 al 29 marzo.
La prima mostra, quelle lungo le vie del centro, realizzata da Logosedizioni insieme a Cheap street poster art festival (da giovedì prossimo), entra nell’immaginario degli illustratori Roger Olmos e Giulia Pintus.
Quella in Salaborsa invece celebra la riscoperta del racconto originale di Goethe L’apprendista stregone con le tavole dell’argentino Fabian Negrin (dal 27 marzo, inaugurazione ore 19).
L’accoglienza di questi mondi fantastici da parte della città inizia, dunque, dai muri. Fino al 22 aprile saranno via Indipendenza e via San Giuseppe a fare sfoggio all’interno di 25 bacheche delle immagini realizzate del catalano Olmos: sono tratti dal libro Lucia (della collana Cbm Italia Onlus Logosedizioni), dove si racconta con delicatezza la quotidianità di una bambina non vedente. I paesaggi immaginati dall’artista sono quelli che si producono nella testa della piccola attraverso i suoni e il tatto e filtrati dalla sua vivacità: un bestiario multiforme e oggetti fantasiosi che attraversano cieli, cammini e pareti. Le tavole originali si potranno poi ritrovare dal 26 marzo (inaugurazione ore 19) alla nuova libreria Mirabilia in via de’ Carbonesi 3/E.
L’altra esposizione a cielo aperto curata dalla stessa casa editrice rivela invece la piccola storia del cagnolino Batata che dovrà diventare molto educato per poter continuare a vivere con Giulietta e la mamma. La storia è dell’argentina Graciela Beatriz Cabal, scomparsa nel 2004 a 65 anni, molto nota per il suo profondo lavoro di promozione alla lettura e per aver fondato diverse biblioteche. I disegni sono affidati alla poesia della giovane illustratrice Giulia Pintus e si potranno ammirare ina via dell’Abbadia.
In Salaborsa, invece,(fino al 18 aprile) i colori e la grazia che recuperano un sogno antico saranno quelli di Fabian Negrin per celebrare il racconto senza tempo di Goethe, di cui tutti, però, conoscono la versione disneyana del film Fantasia. Donzelli editore insieme al GoetheInstitut hanno infatti riportato alla luce il testo di Goethe per pubblicarlo in una doppia edizione illustrata (appunto da Negrin) in italiano e in doppia lingua (italiano e tedesco). Si tratta piuttosto di una ballata, composta nel 1789, fatta di giochi di parole, rime e ritmo incalzante, che i bambini imparavano a memoria. Ritroviamo quindi il ragazzino intraprendente che, rimasto solo nella bottega del mago, rianima tutti gli oggetti in una danza gioiosa lanciandosi in una catena di esperimenti di magia. Negrin gli dà corpo e volto. La ballata era così popolare che nel 1879 Paul Dukas si fece ispirare e scrisse un travolgente poema sinfonico. Walt Disney mise poi insieme il canovaccio originale e le musiche di Dukas e portò al cinema Fantasia. Ma le origini sono lì, in quella briosa storia del 1700 che inneggia alla creatività bambina lontano dal controllo degli adulti.