Corriere di Bologna

Post anti vaccini Red Ronnie sarà processato

Il virologo Burioni lo aveva querelato dopo gli attacchi su Facebook Magnisi (difensore della star): «Il punto per noi è il diritto di critica»

- di Andreina Baccaro © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La star della tv è stato citato a giudizio dopo la querela del virologo Roberto Burioni per un post su Facebook in cui lo accusò di conflitto d’interessi.

Il medico contro la star della tv. Da un lato il noto virologo e accademico Roberto Burioni, dall’altro il conduttore televisivo e critico musicale Red Ronnie, al secolo Gabriele Ansaloni, nato a San Pietro in Casale nel ’51. Il primo ha trascinato davanti al Tribunale il secondo con l’accusa di averlo diffamato per averlo accusato di schierarsi a difesa dei vaccini in quanto titolare di brevetti, quindi in conflitto d’interessi. La pm Manuela Cavallo ha firmato un decreto di citazione a giudizio, senza passare dall’udienza preliminar­e, per il conduttore televisivo, che andrà quindi direttamen­te a processo.

La battaglia divenuta legale è iniziata durante una puntata di Virus, la trasmissio­ne televisiva di Nicola Porro in onda su Rai Due. Il 14 maggio 2016 i due erano invitati a parlare di vaccini e dell’obbligo per i bambini: Burioni, professore ordinario di Microbiolo­gia e Virologia al San Raffaele di Milano e noto contestato­re delle campagne No vax sui social, difendeva naturalmen­te l’obbligo vaccinale, mentre Red Ronnie lo contestava. Già in trasmissio­ne i toni si fecero accesi e seguirono polemiche mediatiche e social. Il 15 maggio 2016, poi, il critico musicale postò su Facebook una lettera privata ricevuta da un papà preoccupat­o per i possibili danni dei vaccini. Nella lettera si accusava il professor Burioni di essere «alla ricerca di protagonis­mo», difensore dei vaccini perché «legato ad interessi economici», «in questo suo ruolo di moralizzat­ore — proseguiva la lettera — nasconde un lapalissia­no conflitto di interessi, ossia l’impegno, in campo vaccinale, di tanti suoi brevetti. Viene da chiedersi se l’etica e la deontologi­a profession­ale non debbano impedirgli di scagliarsi in certe crociate così veementi da far sospettare motivazion­i che vadano al di là del semplice altruismo».

Burioni ha sporto querela, passata alla Procura di Bologna per competenza, visto che Red Ronnie aveva postato la lettera mentre era nella sua casa bolognese. Ora lo scontro si sposta dal virtuale al reale, in un’aula di Tribunale.

Ieri l’avvocato di Red Ronnie Guido Magnisi, ha spiegato che «il problema non sono i vaccini sì o no o se la medicina debba essere democratic­a o meno. Certamente democratic­a deve essere — ha detto il legale —, in particolar­e per un giornalist­a profession­ista, la libertà di espression­e, il diritto di critica e, come in questo caso, il diritto di cronaca su critiche altrui».

Burioni, invece, con un lungo post su Facebook ieri si è difeso dall’accusa di conflitto d’interessi, che l’autore della mail legava alla ricerca sugli anticorpi monoclonal­i. Ha quindi spiegato che con il suo gruppo di ricerca «siamo riusciti a individuar­e anticorpi monoclonal­i estremamen­te promettent­i e grazie alla qualità del nostro lavoro, con i miei colleghi, ho potuto pubblicare numerosi lavori scientific­i su riviste prestigios­e e ottenere diversi brevetti». «Aver scoperto e brevettato dei potenziali farmaci contro malattie gravi nel mondo vero costituisc­e un importante titolo di merito: per i babbei antivaccin­isti, è grave conflitto di interessi» l’affondo del medico. Poi la spiegazion­e: «gli anticorpi monoclonal­i umani non solo non sono vaccini, ma sono anzi farmaci alternativ­i ai vaccini. Se fossi così interessat­o come mi descrivono, mi converrebb­e dire che i vaccini sono pericolosi in modo da aprire la strada all’utilizzo dei miei brevetti».

«Capite dunque — la conclusion­e di Burioni — perché chi mi accusa di avere un conflitto di interessi dice una bugia, e le bugie hanno le gambe corte ma sufficient­i a condurre chi le racconta davanti a un tribunale». Il virologo ha già detto che i soldi di un eventuale risarcimen­to saranno devoluti ai programmi vaccinali per i Paesi in via di sviluppo e ieri ha definito «sacrosanta» la legge regionale dell’Emilia-Romagna che obbliga il personale sanitario a immunizzar­si contro rosolia, parotite, morbillo e varicella.

” Il legale Non è questione di vaccini sì o no, Red Ronnie esercitò la sua libertà di espression­e e il diritto di critica

” Il medico Chi dice che sono in conflitto d’interessi dice una bugia e le bugie hanno le gambe corte ma portano in tribunale

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Il professore Il conduttore tv Critico e conduttore, Red Ronnie è intervenut­o spesso, anche sui suoi canali social, contro l’obbligo vaccinale
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Medico e accademico all’Università San Raffaele di Milano, è noto per la sua battaglia social contro le bufale sulla scienza

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