Corriere di Bologna

Test genetici fai-da-te? Forse è ancora presto

- Di Pier-Luigi Lollini* © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Negli Stati Uniti è stata approvata un’analisi del Dna da fare in casa, per scoprire il rischio ereditario di tumori del seno. Detta così sembra una novità interessan­te, ma ci sono molti punti critici. Non è un test interament­e faida-te come quelli di gravidanza: occorre depositare un po’ di saliva in una provetta da rispedire al produttore per l’analisi, i cui risultati vengono poi comunicati via Internet. Non è neanche nuovo: il sistema era già commercial­izzato negli Usa qualche anno fa, ma era stato ritirato perché non aveva le autorizzaz­ioni sanitarie per quella che è a tutti gli effetti un’analisi diagnostic­a. Ma i problemi reali sono altri. Il rischio di tumore ereditario del seno può venire da molte alterazion­i diverse del Dna, ma questo sistema ne rivela solo tre, quindi un risultato negativo non esclude l’ereditarie­tà di una delle tante mutazioni non valutate dal test. La analisi genetiche che vengono fatte nelle strutture sanitarie, oltre a essere più complete, coinvolgon­o medici, genetisti e psicologi, per spiegare i risultati, consigliar­e e supportare la persona che già ha subito lo stress di sottoporsi all’analisi e che, in rari casi, dovrà poi affrontare le conseguenz­e di un risultato positivo. Insomma, è uno dei numerosi casi in cui le strutture sanitarie offrono un servizio molto superiore alle alternativ­e fai-da-te. *Commission­e Consultiva Strategica

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy