«IL CAROSELLO» I MAESTRI DELLA TV
Oggi in Salone Marescotti, all’interno della rassegna di «Youngabout», l’incontro dal titolo «L’avventura di Paul Film», la compagnia protagonista delle pubblicità che hanno tenuto incollati allo schermo milioni di italiani
L’omino coi baffi che da 65 anni contrassegna i prodotti Bialetti a cominciare dalla storica Moka venne creato negli anni 50 dal disegnatore modenese Paul Campani, scomparso nel 1991, tra i motori di quell’atipica forma di spot pubblicitario che relegava il messaggio negli ultimi 30 secondi, portata al successo da Carosello. Il protagonista di una serie di vignette iniziali che si concludevano sempre con lo slogan «Eh sì sì sì... sembra facile (fare un buon caffè)!», con la voce del bolognese Raffaele Pisu, era una caricatura di quel commendator Renato Bialetti che aveva ereditato l’azienda paterna. Una delle tante creazioni di cui si parlerà oggi nell’incontro Sembra facile! L’avventura della Paul Film nella Modena di Carosello, promosso da Unibo e YoungAbout Festival alle 15 nel Salone Marescotti del Dipartimento delle Arti, in via Barberia 4. Dopo l’introduzione dei docenti Veronica Innocenti, Paolo Noto e Luca Barra, ci saranno gli interventi di Clod Claudio Onesti, fumettista e amico di Campani, del nipote Alessandro Campani e di Stefano Bulgarelli, che ha curato una preziosa mostra su Campani. «Il successo dell’omino — per Bulgarelli — fu immediato, anche perché si trattò di un’invenzione grafica geniale. Il disegno era fisso e gli ideatori ebbero l’idea di animare solo la bocca del disegno su cui scorrevano le lettere dei discorsi del personaggio. In questo modo si risparmiavano disegni, tempo e soldi. Ai suoi tempi Campani, che studiava le idee di Walt Disney, anticipò inoltre la presenza diretta dell’imprenditore nella pubblicità del suo prodotto. Un po’ come oggi fa, con altre caratteristiche ovviamente, l’industriale Giovanni Rana con i suoi tortellini. Tra l’altro siamo negli anni del boom economico dell’Italia e in qualche modo l’omino con i baffi racconta dello sviluppo della classe borghese dell’epoca». Quella di Paolo Paul Campani, nato a Modena nel 1923 ed esordiente nel fumetto a soli 16 anni con un’avventura pubblicata negli Albi dell’Intrepido, resta una figura chiave dell’animazione del dopoguerra. Dal successo dei fumetti di Misterix l’uomo atomico a Carosello con il messicano Miguel son mi e Svanitella, fino al 1977 con la cessazione dell’attività e lo smantellamento degli studi dopo la chiusura del programma tv. Nella sede di Campani, nel 1968, era passato anche Louis Armstrong, in Italia per il Festival di Sanremo, per registrare le musiche per un Carosello. La leggenda del jazz arrivò a Modena in treno, con in mano valigia e tromba, ma nessuno lo riconobbe prima di arrivare alla Paul Film.