PRONTO L’ASSO BARIGAZZI
I dem vogliono dare un segnale a cittadini e operatori Il sogno è di portare Barigazzi in Viale Aldo Moro
Il vero obiettivo dell’attacco dem nei confronti della Regione potrebbe essere l’assessore Sergio Venturi: al suo posto il partito vorrebbe Giuliano Barigazzi.
Archiviate le analisi della sconfitta, il Pd bolognese va ora in pressing sulla Regione. Non sono stati casuali gli interventi critici in direzione sulle politiche sanitarie. Il partito locale è convinto che un primo segnale dopo la batosta del 4 marzo debba partire da lì. E così negli ultimi giorni una voce si è fatta sempre più insistente. Non è ancora una richiesta vera e propria, ma conta già diversi sostenitori. E guarda all’assessore regionale alla Sanità guidato da Sergio Venturi. Chi era impegnato in prima linea, a contatto con i cittadini, nella campagna elettorale, ha riportato al partito più di un malumore su questo fronte. Un assessore, è la critica, fin troppo tecnico e fin troppo ancorato al suo precedente ruolo da direttore generale del Sant’Orsola. Mentre il partito crede sia arrivato il momento di una figura più politica e dialogante, con il livello politico, l’apparato amministrativo e il vasto mondo della sanità.
Il presidente della Regione Stefano Bonaccini è all’estero e può per il momento non curarsi di queste turbolenze. E da viale Aldo Moro spiegano che sostituzioni in giunta non sono all’ordine del giorno. Il segnale quindi che ad oggi si tratta di più un desiderata del Pd bolognese che un vero e proprio file aperto frutto del post elezioni. Da non sottovalutare, però.
Il partito qui sotto le Torri, pur perdendo voti, ha tenuto. E si sente in un qualche modo legittimato a dire la sua su un assessorato che, nel riparto tra le province, è andato sin da principio a Bologna. Qualcosa insomma si sta muovendo per davvero e lo dimostra il fatto che circoli già un nome come possibile successore di Venturi. È quello del suo collega a Palazzo d’Accursio, l’assessore comunale alla Sanità Giuliano Barigazzi. Una figura che nel partito sta diventando sempre più indispensabile. A lui si è rivolto il sindaco Virginio Merola dopo le dimissioni del suo predecessore Luca Rizzo Nervo. Barigazzi ha così lasciato il suo lavoro in un’azienda privata per tornare in Comune dopo essere stato, nel primo mandato, capo di gabinetto del sindaco. Un’ascesa che per i suoi sostenitori potrebbe non fermarsi qui. Merola certo potrebbe mettersi di traverso, qualora decidesse di blindare il suo assessore in Comune. Ma a dirla tutta, non è questa l’aria che tira a Palazzo d’Accursio.
La perdita per il sindaco sarebbe rilevante ma verrebbe compensata dall’idea di avere un uomo di sua fiducia in un ruolo di primissimo piano in Regione. Tornando proprio lì, in viale Aldo Moro, l’ipotesi però viene ritenuta se non indecente quantomeno azzardata. Venturi, oltre a poter vantare un curriculum di tutto rispetto, è pur sempre uno degli assessori più importanti della giunta regionale. Ed è quello che ha condotto la battaglia sui vaccini, che ha esposto parecchio viale Aldo Moro nel dibattito nazionale. E in più, a favore di Venturi gioca il fattore tempo. Tra un anno e mezzo si vota e forse a nessuno conviene davvero cambiare la squadra a pochi metri dall’arrivo.
Ma chi spinge fortemente per il ricambio è pronto a ribaltare il ragionamento: proprio perché il voto non è lontano è necessario dare un segnale immediato. Ovviamente tutti si muovono con grande accortezza, in una fase dove nel Partito democratico a regnare è soprattutto l’incertezza. Per ora ci si limita a mandare a viale Aldo Moro segnali precisi. Poi dopo Pasqua si deciderà se mollare il colpo o tentare l’Opa sull’assessorato.