Fortitudo, la fortuna di essere secondi
La sconfitta di domenica scorsa ha cristallizzato la classifica blindando la Effe dietro Trieste Il tabellone dei playoff diventa più semplice con le avversarie temibili a scontrarsi tra loro
Questione di cicli. Per tutto il girone d’andata la grande favorita per la promozione è stata Trieste, a febbraio per un po’ lo è diventata la Fortitudo, oggi che è primavera siamo nella terza fase, quella di Treviso. La battaglia di domenica al PalaDozza sostanzialmente ha detto questo, in attesa che i playoff rimescolino di nuovo le carte.L’altra sentenza uscita dal lunch-match è che la classifica della Consultinvest, a meno di terremoti, non cambierà più: seconda è e seconda rimarrà.
Restano cinque partite, troppo poche per sognare di riprendere Trieste, tornata a +2 con scontro diretto a favore, ma anche per farsi riprendere dalle terze, 4 punti sotto, anche se Treviso vola ed ha il 2-0 dalla sua. Alla Effe restano tre partite fuori (Forlì, Roseto e Mantova) e due in casa (Montegranaro e Piacenza), che a meno di grandi sorprese avranno un significato relativo. Da sistemare restano le questioni tecniche, i nuovi automatismi (Okereafor è appena arrivato, ma forse si è sbloccato McCamey), c’è da prendere fiducia prima dei playoff e tranquillizzare i tanti critici. Domenica ad esempio è vietato perdere a Forlì perché sarebbe la terza sconfitta in fila, apriti cielo. Ma alla classifica ormai è inutile pensare. La sconfitta di domenica certo non ha fatto bene, ma date le circostanze arrivare secondi non è poi così male.
Se tutto va come deve andare, Trieste (prima) e Treviso (terza, oggi è ancora pari a Udine e Montegranaro, ma ha calendario migliore e molta più birra in corpo) si scannerebbero tra loro in una semifinale durissima. Mentre la Effe dall’altra parte del tabellone avrebbe agli ottavi la settima dell’ovest (oggi Trapani), ai quarti terza dell’ovest (oggi Legnano) o sesta dell’est (oggi Verona), in semifinale Casale Monferrato. Questa sì una serie dura, con fattore campo a sfavore, ma su un campo giocabile, e prima o poi qualcuno di forte bisognerà pur trovarlo, magari con la prospettiva di una finale con bella in casa, se dall’altra parte passa la De’ Longhi. Successe qualcosa di simile l’anno scorso anche alla Virtus, seconda a est. Il secondo posto insomma ha i suoi vantaggi, se prima e terza dello stesso girone sono le avversarie più temute. Una fortuna che però non serve se non si gioca bene a maggio e giugno, e questo è tutto un altro discorso.