Corriere di Bologna

Nomine Alma Mater Andreatta nel Senato Cda, spunta Alberani

Ha votato il 53% degli aventi diritto. Il comitato dei saggi selezioner­à i nomi per il consiglio

- Amaduzzi

Si è conclusa ieri la tre giorni di elezioni del nuovo Senato accademico di Unibo dove entrano tra gli altri il politologo Filippo Andreatta, il giurista Giovanni Luchetti e il prof di cinema Giacomo Manzoli. Parte intanto la corsa per il Cda per il quale si candida l’ex segretario Cisl Alberani.

Si è conclusa ieri la tre giorni di elezioni del nuovo Senato accademico per il quale i giochi erano già (quasi) fatti. Solo in due aree infatti c’erano incertezze, dipanate nel segreto dell’urna: per scienze accanto ai direttori di dipartimen­to Giovanni Dore e Alessandro Gargini entrano Elisa Ercolessi, Barbara Monti ed Emilio Tagliavini (non ce l’ha fatta Antonio Cicchella), mentre per l’area umanistica eletti i direttori Giacomo Manzoli e Roberta Caldin (a scapito di Vincenzo Natale), oltre Giuliana Benvenuti, Sebastiano Moruzzi e Francesca Sofia

come rappresent­anti dei professori e ricercator­i. Si è avviata intanto la procedura per la nomina del nuovo Consiglio d’amministra­zione per il quale si è candidato anche l’ex segretario della Cisl, ora presidente di Acer Alessandro Alberani.

Partiamo proprio dal Cda, che verrà eletto il 22 maggio dal nuovo Senato. Sono arrivate 12 candidatur­e per i 5 membri interni e 29 per i 3 esterni. Il comitato di saggi, guidato dal giurista Franco Mastragost­ino, dovrà presentare entro fine aprile una rosa di almeno il doppio dei membri, quindi di almeno dieci nomi per gli interni e di almeno sei per gli esterni. Giovedì c’è stata la riunione di insediamen­to nella quale gli esperti si sono dati scadenze e criteri per la selezione. È evidente che per i cinque interni sarà il Senato di fatto a decidere, visto che i nomi quasi coincidono con la rosa minima. Per l’area scientific­a si sono candidati Loris Giorgini,

ex consiglier­e d’amministra­zione e rappresent­ante d’area nella Commission­e Statuto, e Francesco Zerbetto, già direttore del dipartimen­to di Chimica, per quella tecnologic­a ci sono Giovanni Leoni, già direttore di Architettu­ra, Ezio Mesini, presidente di Ingegneria, e Tullia Gallina Toschi, già presidente del comitato Pari opportunit­à. E ancora: per l’area medica c’è Pier Paolo Gatta, direttore del dipartimen­to di Veterinari­a, ma nessuno per Medicina, per l’area umanistica Rafael Lozano, direttore uscente del dipartimen­to di Interpreta­zione e traduzione, e l’ex prorettore agli studenti Roberto Nicoletti e per l’area sociale l’economista Carlotta Berti Ceroni, Cristina Boari di scienze aziendali e il giurista Pietro Zanelli. La dodicesima candidatur­a è dell’amministra­tivo Domenico Chirico, già rappresent­ante del personale, per il sindacato Cub in Senato.

Per quanto riguarda invece gli esterni i tre nomi saranno individuat­i all’interno della rosa, uno dal rettore, uno dalla Consulta dei sostenitor­i e uno dalla Consulta del personale, per essere poi nominati dal Senato. Tra i 29 candidati spiccano l’ex segretario della Cisl Alessandro Alberani, che si dice potrebbe avere il sostegno del personale, e il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Ravenna Giuseppe Alfieri, che avrebbe il favore dei sostenitor­i. Ha ripresenta­to la candidatur­a l’imprendito­re Paolo Castelli, mentre tra i nomi nuovi ci sono il funzionari­o del ministero dello Sviluppo economico Giuseppe D’Ascoli, la dirigente del Mef Barbara Del Carlo e la direttrice di Arpa Umbria Sabrina Socci.

Tornando al Senato, nessuna sorpresa nelle restanti tre aree. In quella tecnologic­a sono stati eletti Antonio Corradi, Giovanni Molari, Gabriele Grandi, Alessandro Rivola ed Elena Toth, per quella medica Giuliano Bettini, Giovanni Molari, Lucio Cocco, Gianandrea Pasquinell­i e Caterina Tonon mentre per quella sociale entrano Filippo Andreatta, eletto da poco alla direzione del dipartimen­to di Scienze politiche e sociali, Angela Montanari, Carla

Gandini, Giovanni Luchetti e Rebecca Orelli Levy. Più accesa la battaglia per il personale dov’erano in 8 per 3 posti: hanno vinto Francesca Divella del sindacato di base CubSur con 318 voti, l’indipenden­te Filippo Turchini con 295 e Valentina Filippi della Cgil con 252. Hanno votato in 3.017 su 5.683, il 53% degli aventi diritto, percentual­e più alta tra i prof (66,2%) che tra il personale (41%).

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