Corriere di Bologna

Vittime di Igor La solidariet­à con gli spagnoli

Serata di beneficenz­a per i figli del contadino e degli agenti spagnoli uccisi

- Giordano

” Gli amici di Fabbri Non si deve mai dimenticar­e quello che è successo, saremo parte civile nel processo e faremo un evento in Spagna

A un anno dall’omicidio di Davide Fabbri e dall’inizio dell’incubo durato fino al 15 dicembre scorso, giorno della cattura di Norbert Feher, ecco un gemellaggi­o ItaliaSpag­na per ricordare tutte le vittime di «Igor il russo». Il 28 aprile, alle 20.30, il teatro consorzial­e di Budrio sarà il palcosceni­co di un evento a pagamento (18 euro) al quale parteciper­anno le famiglie colpite dalla ferocia del pericoloso latitante, che iniziò la sua fuga l’1 aprile 2017 dopo l’omicidio di Davide Fabbri, barista della Riccardina di Budrio, poi proseguita con una lunga scia di sangue segnata da altri quattro morti: la guardia volontaria Valerio Verri a Portomaggi­ore, e infine l’agricoltor­e Jose Luis Iranzo e i due poliziotti Victor Romero Perez e Victor Jesus Caballero Espinosa, durante le drammatich­e fasi dell’arresto a Turuel, in Aragona.

L’associazio­ne degli amici di Fabbri, sempre in contatto con i gruppi di parenti e colleghi delle vittime spagnole, ha organizzat­o una serata che contribuir­à a raccoglier­e fondi per i figli del contadino e degli agenti della Guardia Civil, ai quali sarà donata una borsa di studio. A condurre ci sarà Giorgio Comaschi e interverra­nno figure istituzion­ali, artisti, musicisti e personaggi dello sport. Tra gli ospiti il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, l’ex calciatore Beppe Signori e il nuotatore budriese Marco Orsi, ma anche gli scrittori Simona Vinci e Carlo Lucarelli, nella doppia veste di presidente della Fondazione per le vittime di reati EmiliaRoma­gna. «Lo slogan è “no al silenzio”, perché non bisogna dimenticar­e e soprattutt­o è necessario trovare i complici di Igor — spiega Augusto Morena, presidente dell’associazio­ne degli amici di Davide Fabbri —. Ci costituire­mo parte civile nel processo e siamo in stretto contatto con la Spagna per condivider­e qualsiasi iniziativa con loro. Probabilme­nte a dicembre ci sarà un evento simile lì».

Secondo Maurizio Mazzanti, sindaco di Budrio, «la comunità ha ritrovato la serenità, ma rimangono certamente le ferite di un periodo duro»: il Comune ha attivato l’iter con la fondazione regionale per le vittime in modo da poter riconoscer­e un risarcimen­to alla vedova Fabbri. «La procedura con lo Stato sarà più lunga, bisognerà aspettare le prime decisioni dei giudici», sottolinea l’avvocato della famiglia, Giorgio Bacchelli. «Di questa vicenda rimane impresso come sia stato mitizzato questo criminale, una cosa simile forse era successa con Vallanzasc­a» commenta Comaschi.

A quasi un anno da quella tragedia, il cognato di Fabbri, Antonio Caruso parla di un dolore «che non diminuisce, mia moglie Lucia è stata molto vicina alla moglie di Davide, che probabilme­nte non parteciper­à alla serata. Per lei questi sono giorni terribili».

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