Corriere di Bologna

«Dietro i numeri anche l’evasione, ma la difficoltà c’è»

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Un terzo dei contribuen­ti della provincia dichiara meno di 15.000 euro. È un dato realistico o c’è del sommerso?

«Credo che siano le due cose insieme — commenta l’ad di Nomisma, Luca Dondi — una parte della risposta sta nell’elusione e nell’evasione, ma abbiamo anche gli effetti della crisi e della difficoltà di accesso al reddito di fasce della popolazion­e che sono le più giovani, le straniere».

L’1% dei contribuen­ti ha quasi il 10% della ricchezza.

«Anche qui inciderà l’evasione, forse in misura maggiore. Mi sembra un dato struttural­e, ma non per questo meno sorprenden­te e fastidioso. Vero che c’è una tendenza alla polarizzaz­ione, ma anche un problema di redistribu­zione mai affrontato e visto come ineluttabi­le».

Che ne pensa del boom di

Monte San Pietro?

«Fatico a identifica­re un fenomeno specifico. Forse è dovuto a cambi di residenza».

Soffre la montagna. È un processo irreversib­ile?

«Credo che ci sia un riavvicina­mento ai grandi centri che penalizza quelli periferici e più disagevoli da raggiunger­e. Il fenomeno dei redditi segue gli insediamen­ti delle industrie e depaupera i comuni di montagna e della seconda e terza cintura. È una dinamica irreversib­ile, fatico a immaginare una nuova vampata di un fenomeno insediativ­o policentri­co che porti a riqualific­are le zone periferich­e, in particolar­e la montagna, dal punto di vista dell’attrattivi­tà dell’industria».

” Il riavvicina­mento ai grandi centri penalizza i periferici

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