Vetrine tirassegno E nuove telecamere
Già due episodi dietro la Questura
Tirassegno contro i negozi in centro storico. Un foro, come se fosse quello di un proiettile, al centro della vetrina e il vetro in frantumi. È successo giovedì durante le ore della pausa pranzo e per la seconda volta in due mesi è accaduto allo stesso negozio, all’Antica profumeria al Sacro Cuore in via de’ Fusari, in pieno centro e in pieno giorno, a pochi metri dalla Questura. Era già accaduto a gennaio e questo fa crescere la preoccupazione dei titolari che assicurano: «Mai ricevuto minacce». Intanto è partito il progetto di Confesercenti per installare telecamere collegata con un pulsante alle forze dell’ordine.
Una piattaforma digitale per mettere subito in collegamento le telecamere delle attività commerciali con le centrali operative dei carabinieri e della polizia.
Prende il via il nuovo progetto di Confesercenti Bologna, nato dopo un protocollo sottoscritto nel 2016 con la Prefettura ed entrato nel vivo nelle ultime settimane con le prime iscrizioni da parte dei negozianti: in dieci giorni sono arrivate 10 richieste e 5 sono già attive. Il sistema permette ai commercianti di lanciare un allarme con un pulsante in caso di rapina e dà la possibilità alle forze dell’ordine di vedere in tempo reale cosa sta succedendo dentro al negozio: un modo per velocizzare l’intervento ma anche dare subito degli input investigativi importanti con registrazioni disponibili 7 giorni. «La necessità è nata ovviamente da una richiesta sempre più forte da parte degli iscritti — commenta Massimo Zucchini, presidente di Confesercenti —. Attualmente non stiamo assistendo a dei picchi di emergenza ma si tratta di una goccia che giorno dopo giorno scava un solco nella sicurezza percepita. Ed è così, perché per esempio notiamo che dopo un trasferimento della microcriminalità in zone più periferiche, ultimamente tante aree del centro, al di là della zona universitaria, stanno registrando episodi preoccupanti».
Grazie a una convenzione tra l’associazione dei commercianti e le Infosystem e Spsf (quest’ultima la bolognese che si occupa delle installazioni in città), i negozianti potranno collegare i loro sistemi di videosorveglianza a prezzi agevolati. «In realtà qualcosa di analogo era già stato messo in campo dal 2012 da Ascom — spiega Alberto Mengucci di Spsf —. Si trattava però di un sistema chiuso, dove era necessario avere determinati apparecchi per collegarsi alle centrali operative. La novità è che adesso anche impianti già esistenti possono entrare a far parte del progetto. Infatti abbiamo già raccolto una ventina di prenotazioni per i prossimi giorni».
È inoltre a disposizione un fondo della Camera di Commercio da 400.000 euro con contributi a fondo perduto per finanziare fino al 50% delle installazioni: il bando scadrà il 27 aprile. «Il Comune ha 350 telecamere in gestione collegate con la centrale operativa della Municipale — sottolinea Mengucci —. Pensate a cosa possa significare connettere quelle dei privati con gli schermi delle forze dell’ordine. Probabilmente arriviamo a 3.000 occhi elettronici a disposizione».
Premendo un pulsante le immagini saranno visibili in diretta dalle centrali operative