Corriere di Bologna

Tasse, il primato dei bolognesi

I contribuen­ti hanno versato una media di 920 euro in più rispetto al resto d’Italia

- Giordano, Rimondi

Avere i redditi più alti in Italia ha anche dei costi, quelli di un’imposta sul reddito molto più alta che nel resto del Paese. A dirlo sono i numeri che emergono dai dati del Ministero dell’Economia. In provincia chi paga l’imposta sul reddito versa mediamente 5.989 euro, 920 in più della media italiana. I bolognesi salgono sopra quota 7.000, i residenti di Monte San Pietro sopra gli 8.000.

Intanto ieri il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha promesso aiuti alle imprese che investono in Appenino e alle famiglie che vivono nell’area della montagna.

Avere i redditi più alti in Italia ha anche dei costi. A metterli nero su bianco sono i numeri del ministero dell’Economia e finanze sull’Irpef, che rilevano come in provincia chi paga l’imposta sul reddito versi, mediamente, 920 euro in più all’anno di quanto succeda nel resto del Paese. Una discrepanz­a più che doppia sotto le Due Torri e tripla a Monte San Pietro, il comune che — a sorpresa — è risultato il più ricco del Bolognese, almeno stando ai redditi dichiarati nel 2017, con un balzo in avanti del 12,5%. Un dato del tutto inaspettat­o, che però dall’altro lato ha chiarament­e fatto volare anche la quota di introiti da girare al fisco.

In provincia l’incidenza dell’imposta sul reddito rispetto al guadagno complessiv­o per chi nel 2016 ha percepito redditi è stata, nel 2017, dell’1% più alta rispetto alla media nazionale. Il gettito totale dell’imposta netta è arrivato a toccare, l’anno scorso, 3,78 miliardi di euro a livello provincial­e, mentre i redditi complessiv­i dichiarati superavano i 19,22 miliardi. In altri termini, il 19,65% del reddito (calcolato prima delle deduzioni) va in imposta, contro il 18,5% pagato mediamente nel resto del Paese.

Chiarament­e il pagamento dell’Irpef non riguarda tutti i percettori di reddito, ma solo chi si trova sopra la no tax area: si tratta di 630.848 contribuen­ti, quindi l’82,4% dei 765.494 censiti dai dati del ministero. Un’incidenza comunque più alta di quella rilevata nel resto d’Italia, dove a versare l’imposta sul reddito allo Stato è poco più del 75% dei contribuen­ti. Il dato provincial­e scende lievemente in città: sotto le Due Torri, paga l’Irpef l’80,8% dei 297.573 contribuen­ti, mentre sono circa 57.000 quelli che non versano nulla perché dichiarano cifre troppo basse.

Tra chi paga l’importo medio dell’imposta sul reddito è molto più alto che nel resto d’Italia: se ogni italiano versa 5.069 euro di Irpef, dalla provincia arrivano 5.989 euro per residente, mentre i soli bolognesi ne pagano 7.007 a testa. Insomma, in città il conto è del 38% più alto rispetto alla media nazionale o, in altri termini, 1.940 euro più caro. E soprattutt­o, seguendo la crescita dei redditi, aumenta sensibilme­nte: per gli abitanti della provincia sono 104 euro in più per ciascun contri

buente, mentre per i residenti del capoluogo il rincaro è di 126 euro. Naturalmen­te, il conto più salato lo paga chi guadagna di più. E per il nostro territorio sono i contribuen­ti di Monte San Pietro, che mediamente versano 8.006 euro nelle casse dello Stato. Da una platea di appena 7.036 contribuen­ti, insomma, arriva una somma di circa 56,3 milioni di euro.

Oltre che dell’imposta netta, il fisco dà conto anche di altri due balzelli legati al reddito: l’addizional­e Irpef regionale e quella comunale. La prima riguarda 612.582 contribuen­ti dell’area metropolit­ana. Ciascuno di loro versa 468 euro, che salgono a 529 in città. Messi insieme, gli abitanti della provincia pagano alla Regione 286,7 milioni di euro, in pratica un quarto degli 1,1 miliardi che tutti gli abitanti dell’Emilia-Romagna versano a Viale Aldo Moro. Dalla sola Bologna il contributo è di 123 milioni, che arrivano da poco più di 232.000 contribuen­ti. Da Monte San Pietro, invece, i milioni che arrivano sono quasi quattro: spalmati su 6.864 contribuen­ti interessat­i, significa un conto medio di 576 euro.

L’altra imposta sul reddito è l’addizional­e comunale Irpef: a pagarla sono 565.407 abitanti della provincia, di cui 205.823 residenti in città. Complessiv­amente la somma che i residenti del territorio devono è di 123 milioni, mentre per il solo Palazzo d’Accursio si parla di un tesoretto da quasi 55 milioni. Qui incidono, oltre ai redditi, anche le aliquote che ciascun Comune (come ciascuna Regione) decide di applicare. E così, se l’addizional­e da versare ai municipi costa 218 euro in media a testa sul territorio provincial­e, in città il conto cresce di una cinquantin­a di euro attestando­si a 266 euro. Mentre a Monte San Pietro, nonostante un reddito medio ben più alto di quello di Bologna (29.518 euro contro i 27.127 del capoluogo), l’addizional­e scende, sebbene lievemente, fino a 260 euro.

A Monte San Pietro, il territorio più ricco, i contribuen­ti versano in media 8.006 euro

Anche le addizional­i regionale e comunale sono ben più alte della media nazionale

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