ECCO VIA CRAXI L’OMAGGIO DI MOLINELLA
Il sindaco Mantovani: «Il socialismo non è stato un incidente della storia»
Molinella dedica una via a Bettino Craxi. La decisione è stata presa dalla giunta guidata dal sindaco Dario Mantovani, il figlio Bobo Craxi ringrazia. Sui social qualcuno polemizza con la decisione ma il sindaco ribadisce: «Il socialismo non è stato un incidente della storia».
Una via per il leader socialista Bettino Craxi a Molinella. Lo ha deciso nei giorni scorsi la giunta guidata dal sindaco Pd, Dario Mantovani, e quando la strada sarà inaugurata saranno invitati i figli Stefania e Bobo Craxi. Quest’ultimo ieri ha ringraziato pubblicamente Molinella per la scelta controcorrente. Sono passati più di diciotto anni dalla morte di Craxi ad Hammamet ma, per il sindaco di Molinella, «la damnatio memoriae, seppure con qualche scricchiolio, continua». In effetti il sentimento di ostilità non si è placato e lo dimostrano indirettamente anche i commenti sulla pagina Facebook dello stesso sindaco che ha annunciato la scelta presa dal Comune. Il primo cittadino dice di non avere avuto dubbio alcuno sul fatto che si trattasse della scelta giusta. Molinella è un lembo di terra tra Bologna e Ferrara dove nel Dopoguerra ha quasi sempre governato il Psdi, il partito socialdemocratico, azzerato a livello nazionale da Tangentopoli ma sopravvissuto nella bassa per molti anni. E Mantovani stesso ha una lunga tradizione famigliare socialista e dunque ha trovato naturale dedicare una via al leader socialista. E anche in giunta e in consiglio non ci sono state grandi contrarietà.
Il tema è quello di sempre: la foto di Craxi all’uscita dell’hotel Raphael con la gente che gli tira le monetine è diventata l’immagine simbolo di Tangentopoli. Ma prima della fase finale e drammatica della sua vicenda politica e umana Craxi è stato molto altro ed è questo che pensa Mantovani.
«Il socialismo italiano — spiega il sindaco — e Bettino Craxi con esso, non può essere derubricato a un incidente della storia. Servirebbe maggiore attenzione ai frutti avvelenati che quel 1992 ha prodotto nella società odierna: il lubrico piacere per la gogna, la forca e il giustizialismo di oggi sono figli delle medesime malattie di ieri». Questa però è un’altra storia, molto più complicata.