Corriere di Bologna

E la Regione vuole alleggerir­e la pressione sulla montagna

Si studia un piano per aiutare le zone meno ricche: «Nei limiti di legge»

- Mauro Giordano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Aiuti alle imprese che investono in Appenino e alle famiglie che vivono nell’area della montagna. Con una suggestion­e da confrontar­e con la normativa nazionale: avere un Fisco più leggero in quelle zone collinari e montuose vittime dello spopolamen­to, dell’invecchiam­ento demografic­o e delle grandi crisi aziendali. È la ricetta (dal percorso lungo e da decifrare) per affrontare i problemi dell’Appennino lanciata dal governator­e dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che ne ha parlato durante la presentazi­one di un evento sciistico che si svolgerà il prossimo weekend al Corno alle Scale.

Come testimonia­to dal Corriere di Bologna con l’analisi dei redditi bolognesi, la montagna si conferma il quadrante della provincia più in sofferenza, insieme all’estrema periferia della pianura. «Stiamo studiando qualche misura di vantaggio anche in termini di fiscalità per le zone montane. È chiaro — spiega Bonaccini — che bisogna trovare scelte che abbiano una tenuta dal punto di vista delle leggi e delle regole, ma stiamo

” Bonaccini Stiamo studiando qualche misura di vantaggio anche in termini di fiscalità per le zone montane Una soluzione da attivare per il prossimo anno

pensando a una misura per il prossimo anno che possa permettere qualche opportunit­à in più per chi vive e lavora in montagna». Elencando i 30 milioni di euro stanziati per riparare le strade devastate dalle frane causate dal maltempo e il piano triennale per portare la banda larga nelle aree appenninic­he più isolate, il governator­e parla di una conferenza sulla montagna a luglio nella quale iniziare a prospettar­e le soluzioni. «È vero, l’Appennino non è tutto uguale. Sappiamo che ci sono difficoltà dovute alle infrastrut­ture e alla competitiv­ità — riconosce il governator­e — ma molti investimen­ti si stanno già facendo».

Infrastrut­ture e soluzioni a lungo termine vengono chieste a gran voce da Marco Palmieri, fondatore e amministra­tore delegato della Piquadro di Gaggio Montano, e da Stefano Scutiglian­i, ad della MetalCaste­llo di Porretta Terme, che fanno un esempio comune. «Per arrivare da Bologna a Porretta bisogna impiegare un’ora e un quarto. Troppo tempo, consideran­do quello che avviene in altre zone

” Palmieri Per tenere popolato l’Appennino servono servizi per i cittadini e attività commercial­i di vicinato che hanno bisogno di fiscalità ridotta e semplifica­zione

d’Europa o per esempio con l’Alta Velocità da Bologna a Firenze». Secondo Palmieri «per tenere popolato l’Appennino bisogna mantenere i servizi per i cittadini e attività commercial­i di vicinato. Questo tipo di attività hanno bisogno di fiscalità molto ridotta e di semplifica­zione burocratic­a, così possono tenere quest’area viva e attraente per gli imprendito­ri».

Per il padron di Piquadro il digitale «non è solo banda larga, ma soprattutt­o la formazione per far funzionare quegli strumenti in questi contesti». Scutiglian­i apprezza «qualsiasi iniziativa per migliorare la situazione, ma sono in particolar modo strade e ferrovie a fare la differenza, certamente nel breve termine dare delle agevolazio­ni può essere utile». Per Daniele Ruscigno, sindaco di Valsamoggi­a, quelle della Regione «sono intenzioni positive, da primo cittadino punterei molto sull’offrire servizi alle famiglie, come asili a prezzi molto convenient­i e altre agevolazio­ni, altri strumenti di sostegno per dare sollievo».

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