Corriere di Bologna

Tirassegno sui negozi dietro la Questura «È la seconda volta, ora abbiamo paura»

Infrante le vetrine di due esercizi in via de’ Fusari. «Forse usate pistole ad aria compressa»

- Maria Centuori © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

” La titolare Non abbiamo mai subito minacce, a gennaio abbiamo pensato a una bravata o a un atto vandalico a caso ma adesso ci sentiamo perseguita­ti e temiamo che siano degli avvertimen­ti

Tirassegno contro i negozi in centro storico. Un foro, come se fosse quello di un proiettile, al centro della vetrina e il vetro in frantumi. È successo giovedì durante le ore della pausa pranzo e per la seconda volta in due mesi è accaduto allo stesso negozio, all’Antica profumeria al Sacro Cuore in via de’ Fusari, in pieno centro e in pieno giorno, a pochi metri da Palazzo d’Accursio e dalla Questura. Una via piccola ma molto trafficata e piena di telecamere.

Un danneggiam­ento, i cui motivi sono sconosciut­i e che potrebbe dimostrars­i anche una bravata o un atto di vandalismo, che però fa crescere la preoccupaz­ione dei titolari che temono si possa trattare «di qualche avvertimen­to anche se non abbiamo mai ricevuto minacce», spiegano. Il negozio è stato preso di mira per la prima volta a gennaio, un paio di settimane fa invece è toccato alla gioielleri­a accanto, e giovedì di nuovo alla profumeria. Questa volta un solo foro, che però ha mandato in frantumi tutta la lastra di vetro. Chi ha deciso di colpire ha approfitta­to della chiusura per la pausa pranzo e ha danneggiat­o la vetrina. Una volta sola, mentre a gennaio i fori nella vetrina e nella porta d’ingresso in tutto erano otto. In quell’occasione la Scientific­a aveva escluso che si potesse trattare di colpi esplosi da un’arma da fuoco.

Quindici giorni fa, invece, era notte quando è stata colpita la vetrina del negozio accanto, la gioielleri­a Silver & Silver. Anche in quel caso quattro fori molto simili a quelli di proiettili, anche se ancora non è possibile capire di cosa si tratti. Le indagini condotte dalla Mobile sono in corso. «Sembrerebb­ero colpi di una pistola ad aria

Colpite in pausa pranzo la profumeria Sacro Cuore e la gioielleri­a che si trova accanto

compressa — spiega Giovanni Padovan, titolare della profumeria di via de’ Fusari —, piccoli forellini che mandano in frantumi la vetrina. Questa volta ci hanno colpito solo la porta d’ingresso e poco più di un mese fa, dopo essere stati colpiti per la prima volta a gennaio, abbiamo deciso di installare vetrine antiproiet­tile e un nuovo sistema di allarme con i sensori».

Ed è stato proprio l’allarme che giovedì durante la pausa pranzo ha mandato un segnale sul cellulare dei proprietar­i che sono immediatam­ente arrivati sul posto, anche se giovedì come avvenuto anche a gennaio i primi a dare l’allarme sono stati i passanti. «A gennaio abbiamo pensato a una bravata, o a qualcosa di vandalico senza senso — racconta Lia Lo Brutto, che assieme il marito gestisce da trent’anni la profumeria in pieno centro — ma adesso abbiamo paura. Ci sentiamo perseguita­ti. A chi diamo fastidio? Vogliamo credere che sia qualche squilibrat­o e non qualcuno che invece sta cercando di mandarci qualche avvertimen­to. Non abbiamo mai subito minacce, mai finora siamo stati così bersagliat­i».

Nella via, piena di telecamere, i frame potrebbero aver catturato immagini utili alle indagini: «Le abbiamo visionate subito — spiegano i titolari — e si vedono solo persone che camminano tranquilla­mente davanti all’ingresso, chi ha colpito lo può aver fatto anche da qualche metro di distanza e fuori dalle riprese, potrebbe averlo fatto anche da una macchina abbassando il finestrino». La profumeria a ottobre si è trasferita in via de’ Fusari, prima era tra i negozi sotto la Galleria Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, a qualche metro di distanza.

Le indagini, come detto, sono affidate alla Mobile a cui i titolari potrebbero denunciare il nuovo episodio.

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Stupita A sinistra Lia Lo Brutto, titolare della antica profumeria Sacro Cuore, accanto i danni alla vetrina
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