Corriere di Bologna

L’odissea della barista Fatima «Qui mi sento davvero a casa»

Partita da Mierdit, è arrivata a Bologna 11 anni fa

- di Maria Centuori

È cresciuta in un paese a nord di Tirana, Mierdit, oggi distretto di Mirdizia, si è sposata e ha vissuto a Itaca ma ha deciso di crescere i propri figli a Bologna dove gestisce il bar «Dallo zio caffè» a pochi passi dalle Due Torri. Fatima ha 33 anni e da 11 vive in città. Nel tempo anche i suoi quattro fratelli e sua mamma si sono trasferiti a Bologna. Da piccola aveva un sogno: diventare psicologa, ma subito dopo aver frequentat­o la terza media nel distretto di Mirdizia, in Albania, ha dovuto interrompe­re gli studi e ha iniziato a lavorare. A 17 anni ha deciso di sposarsi e con suo marito Astrit ha tentato la fortuna emigrando in Grecia, a Itaca. Lì lei ha lavorato come babysitter e lui come muratore: «Di quell’esperienza in Grecia — sorride — solo mia figlia porta il testimone: frequenta il liceo classico Minghetti in via Nazario Sauro». A Itaca sono nati i suoi due figli, oggi adolescent­i, e nei primi anni del 2000 hanno deciso di raggiunger­e un fratello che gestiva il bar Stadio accanto al Dall’Ara. «Dove sono nata non c’era lavoro e non c’era futuro. Chi scappa da casa — spiega — non lo fa mai per piacere. Ma se tornassi indietro rifarei tutto perché a Bologna ho trovato una nuova casa. Ci ha accolto come forse non ha mai fatto Itaca, non è stato facile ma oggi stiamo bene e sono orgogliosa della mia attività».

Ai suoi figli ha insegnato la lingua albanese. E ogni tanto loro le chiedono: «Mamma quando ci chiedono da dove veniamo, cosa dobbiamo dire?». E lei ogni volta risponde: «La verità: oggi la vostra città è Bologna ma arrivate da lontano».

«Ai miei figli — confida la donna — ho sempre spiegato che il loro percorso fin qui è stato un percorso ricco perché ogni luogo in cui hanno vissuto ha una propria cultura e tutto questo porta ricchezza». Poi, pensa a lei e alla sua quotidiani­tà bolognese. La mamma di una sua amica le ha insegnato a far la sfoglia in casa e ora fa anche i tortellini che mangiano rigorosame­nte in brodo.

«Non cerco il mio paese in un altro paese, anche in cucina», dice sorridendo. E aggiunge: «Sulla mia pelle ho scoperto che si diventa stranieri dove si è nati, non sei più uno di loro. Un po’ dispiace, ma è il costo dell’aver deciso per un futuro migliore, per sé e per la propria famiglia. E il mio futuro è Bologna. Quando vengo al lavoro, ogni mattina, alle prime ore dell’alba attraverso piazza Maggiore, mi fermo al centro, mi guardo intorno e tra tutta quella bellezza e antichità mi sento a casa».

 ??  ?? Appagata Fatima, nata in un città a nord di Tirana, ha 33 anni e gestisce il bar «Dallo zio caffè» vicino alle Due Torri
Appagata Fatima, nata in un città a nord di Tirana, ha 33 anni e gestisce il bar «Dallo zio caffè» vicino alle Due Torri

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