LE FURBIZIE DEI NOSTRI POLITICI PER ACCALAPPIARE UN PO’ DI VOTI
Ognuno si fa propaganda politica come può. Casini andava in giro con la sciarpa rossoblù per conquistarsi i voti: non è che la consideravo una meraviglia ma va bene. Il neopresidente della Camera, Roberto Fico, ha però esagerato di brutto con la furbata di prendere l’autobus invece del taxi. I politici pensano che noi ci beviamo sempre tutto.
RIMINI
Caro Bianco, proprio tutto no, ma un bel po’ sì. E non da oggi. Mettiamola così: non siamo creduloni, però noi italiani comunque tendiamo a credere. Soprattutto in ciò che ci fa comodo, vedi la promessa di un agognato assegno mensile in caso di necessità e un drastico taglio delle tasse. Forse perché, per contenere il fisco, alcuni connazionali da tempo provvedono in proprio e sono entusiasti nel dare fiducia a chi propone la potatura generale. È ancora tutto da dimostrare che le due cose potrebbero coesistere, ma è un altro discorso. Non mi soffermo su Casini: la sciarpetta da tifoso, nel caso, è un peccatuccio veniale. Parliamo di Fico che scarta il taxi e sceglie il bus. Ci può stare. Ci sta meno l’immediata autopromozione del gesto nazional popolare via Instagram. Se diventasse un’abitudine, intendo l’uso del mezzo pubblico, onore al merito. In attesa, voglio ricordare che anche il grande Sandro Pertini, appena eletto presidente della Repubblica, si offrì a un colpo ad effetto: per recarsi sulla tomba della madre esibì il pagamento con soldi propri (che poi erano sempre nostri) del volo Alitalia da Roma. Anche il Romano Prodi dell’Ulivo, chiamato davanti a Mentana al confronto televisivo con Berlusconi, fece qualcosa che piacque ai media e agli elettori. Mentre il Cavaliere sfoggiò la consueta berlina blu e abbondanza di guardaspalle, il Professore minimale arrivò in taxi accompagnato solo da un fidatissimo. Il quale, al momento di pagare la corsa, mostrò di avere una certa carenza di contante, fino a chiedere sostegno al cronista più vicino. Per la storia, diecimila delle vecchie lire. Lo racconto per testimonianza diretta, essendo stato io il neutrale contributore. Persino l’austero Spadolini, mostrandosi a sorpresa come tifoso, scelse di incassare quote di popolarità sfruttando la vittoria italiana ai mondiali di calcio. A Casini ha portato bene il rossoblu, al presidente repubblicano (inteso del Partito Repubblicano, quello dell’edera, lo preciso per i più giovani che altrimenti dovrebbero perlustrare gli archivi) un vantaggio venne da questo mettersi in scia ai ragazzi di Bearzot. Ho ricordato solo alcuni episodi per dimostrare che Fico è in buona compagnia con i gesti acchiappa consenso. Solo il futuro ci vedrà se lo merita davvero.
Facciamoli sotterranei
delle autostrade che restano di proprietà dello Stato Italiano. Quindi niente soldi regalati da nessuno, bensì restituiti, e che devono essere spesi al meglio nell’interesse dei Cittadini e di nessun altro.
Il traffico in città non viene risolto, non si costruiscono i parcheggi e quindi le strade sono ristrette, si aggiungono anche piste ciclabili creando ulteriori difficoltà alla viabilità. Molte strade piene di buche sono rappezzate alla meglio e non vengano fatti interventi
di bonifica strutturale, via Ugo Bassi, via Rizzoli e via Indipendenza sono diventate autostrade per soli autobus, e conseguentemente sono sempre sporche di olio e gomma, inficiando l’investimento fatto l’anno scorso. Si potrebbe continuare ancora per molto, concludo che colpevolizzare altri, per la scelleratezza di scelte miopi, è assimilabile al canto di un cigno che non ha neppure ballato bene.
Il tunnel del Brennero verrà realizzato dalla ditta italiana Gavio in collaborazione con le imprese austriache. Ciò dimostra che tunnel tecnicamente importanti sono realizzabili. Altra situazione da affrontare è il Passante di Bologna che così come da progetto definirlo eco-mostro è riduttivo. Perché allora non interrarlo? Dicono che sarebbe esoso. Non sarà perché le ditte appaltatrici di Società Autostrade non possiedono queste nuove tecnologie per realizzarlo? Solo questione di money anche se l’articolo 32 della Costituzione italiana sancisce il diritto alla salute che non è monetizzabile, né per motivi personali, né lobbistici né, tantomeno, per scambismo politico.
E le centraline?
Per la Galleria di Valico è arrivato il via libera alla centralina fissa di monitoraggio dell’aria che esce dalla ventilazione del tunnel. Per il progetto del Passante di Mezzo nulla è stato fatto. I cittadini con una petizione corredata da 3.000 firme hanno chiesto, il 4 luglio 2016, il posizionamento di centraline Arpae per quantificare i veleni. Non è stato fatto. Perché?