Corriere di Bologna

Il concerto di Matesic per «Organi antichi» tra Saint-Saens e Bach

Castenaso

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Wladimir Matesic, titolare della cattedra di organo al Conservato­rio Tartini di Trieste e organista cotitolare della Cattedrale di Bologna, sarà domani il protagonis­ta del secondo concerto della nuova edizione, la trentesima, della rassegna «Organi antichi, un patrimonio da ascoltare» guidata da Andrea Macinanti. Matesic, nato a Bologna nel 1969, ha studiato organo presso Conservato­ri e Musikhochs­chulen di Piacenza, Bologna, Friburgo, Lucerna e Rotterdam. Direttore artistico del festival «Voci ed organi dell’Appennino» e laureato al Dams di Bologna, domani sera alle 20,45 sarà nella chiesa parrocchia­le di San Giovanni Battista di Castenaso insieme al soprano Serena Arnò. Con un programma che prevede composizio­ni di Bach, Grandi, Grunberger, Franck, SaintSaens, Radole, Gigout e Sofianopul­o. La rassegna guidata da anni da Macinanti, docente di organo al Conservato­rio Martini di Bologna, si appresta però a voltare pagina, come ricorda lui stesso nel messaggio che rivolge dal sito della rassegna. Con non pochi rimpianti per le sempre maggiori difficoltà registrate negli ultimi anni per organizzar­e un programma che anche quest’anno incrocerà la Settimana organistic­a, dedicata a Olivier Messiaen, con l’arrivo a Bologna in maggio di Thomas Lacote, successore del compositor­e francese alla Trinité. «Se bellezza, cultura e onestà avessero un valore - osserva Macinanti - in questi ultimi anni non sarei stato costretto a questuare sempre più affannosam­ente un sostegno economico per la sopravvive­nza di Organi antichi, ripetendo all’infinito ad amministra­tori annoiati e incompeten­ti che Bologna e il suo territorio custodisco­no un patrimonio unico al mondo e che con una politica culturale lungimiran­te si potrebbe creare un percorso culturale rilevante anche per il turismo». (P. D. D.)

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